30-09-2017, 18:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-09-2017, 18:04 da refosco.)
Brutto colpo! immagino l'albero sia in Al. Piegare nuovamente- dalla parte opposta- per raddrizzare, potrebbe esser fatto, a freddo, ma con adeguati supporti posizionati in maniera precisa. Questi punti di forza dovrebbero essere sagomati in maniera da non provocare imbozzamenti. L'imbozzamento o una piega, toglierebbero tantissima della resistenza a compressione della sezione dell'albero. Il rischio, durante l'operazione di raddrizzamento, è di eccedere nella forza/forze applicate, che danneggerebbero in maniera definitiva. Su una barca di dimensioni comparabili, feci un raddrizzamento parziale -recuperato ca il70% della curvatura- e poi con la tensione diversa delle sartie, aggiustai esteticamente la posizione. La valutazione che faccio di quell'arrangiamento è che il degrado delle caratteristiche mecc dell' Al esiste, ma in compressione è ben sufficiente. La sezione della zona ammalorata non subì variazioni (dimensioni uguali- a meno di centesimi?) della sezione originale. Vero è che in quel caso la piega era sopra le crocette, quindi la correzione estetica riguardava solo la parte alta dell'albero. Io ci proverei... previa la costruzione di adatti appoggi (in legno e sagomati bene). Le forze applicate? peso corporeo a distanza corretta.... e legature con cimette ben fisse: non avevo usato martinetti etc!BV Dimenticavo: avevo albero a terra!
