(04-10-2017 19:18)Tomasvela Ha scritto: Non Mettete condensatori sulla linea degli strumenti, soprattutto di grossa capacità, le correnti del picco di carica possono raggiungere valori molto elevati. La linea di alimentazione e l'interruttore a monte potrebbero soffrirne, per non parlare dell'resto della strumentazione eletronica.
La soluzione del diodo e della piccola batteria tampone, come sopra illustrato è certamente risolutiva ed efficace.
B.V.
I condensatori di grossa capacita' ci sono gia' in molti strumenti nella loro sezione di ingresso alimentazione e non per questo gli interruttori, le linee (perce' le linee?) e il resto della strumentazione ne soffrono. Le correnti che scorrono verso una batteria tampone, anche se piccola, quando piu' scarica di quella principale, sono praticamente dello stesso ordine vista la bassissima impedenza interna di una batteria al piombo.
Un condensatore ha anche il vantaggio che si scarica abbastanza in fretta lasciando spegnere la strumentazione quando azioniamo l'interruttore cosa che non accade con una batteria tampone la quale invece mantiene tutto alimentato fino alla sua completa scarica (molto dannosa per la sua durata).
In ogni caso volendo evitare l'extracorrente di accensione e' sufficiente collegare diodo e condensatore (o batteria) PRIMA dell'interruttore di alimentazione degli strumenti (e' accorgimento non necessario nel caso del condensatore ma INDISPENSABILE nel caso della batteria per evitare il problema prima citato).
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Tira una secchiata d’acqua sul tuo tablet e lo scoprirai
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Fare uno strumento stagno e' solo una questione di buon progetto meccanico, produrlo poi costa pochissimo.
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aggiungi che pretendi di vederlo in piena luce solare.
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La differenza di costo fra un display normale e uno leggibile in pieno sole e' circa il 50% e il display non e' il componente piu' costoso della strumentazione, solo su oggetti come i tablet si deve rosicchiare all'osso risparmiando anche i centesimi per via della feroce concorrenza su prodotti di largo consumo e quindi si arriva anche a montare la "fuffa".
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Poi c’è il fatto che il plotter è “nautico “ e questo spiega la restante differenza di prezzo.
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Questo e' un argomento molto serio che porta a molte possibili riflessioni legate ai volumi di prodotto, spese per immagine del marchio, moda, ecc... : un esempio eclatante furono certi orologi da quattro soldi (ne conoscevo la provenienza e i costi d'origine) venduti a prezzi esorbitanti solo per il battage pubblicitario che fu fatto intorno all'innovativo design, tuttora quelli venduti all'epoca sono ricercatissimi per ragioni a me incomprensibili.