RE: veleggiare bene senza strumenti
Io gli strumenti li ho scoperti molto tempo dopo aver imparato ad andare a vela. I motivi sono due, ho iniziato sugli Optimist, fatto tantissima deriva fino alla maggiore età e, secondo motivo, la barca di famiglia era d'epoca e mio padre ha sempre detestato qualunque ammennicolo che lo facesse andare 1 nodo più forte, le litigate che ci siamo fatti non te le racconto... per farmi montare ALMENO un windex è stata una lotta.
Poi sono salito su barche terze ed ho scoperto la grandissima comodità degli strumenti, ma arrivando già allenato a farne a meno.
Il grande Straulino diceva "gli strumenti ti danno un dato già vecchio" ed aveva ragione, ma col tempo ho scoperto che gli strumenti sono molto importanti, non indispensabili ma molto importanti, sono in grado di dirti tanto per cominciare se il lato buono è quello di destra o di sinistra e la tendenza del vento, diciamo che sono più utili per l'analisi dello storico e per capire l'evoluzione della direzione che non per il dato immediato.
Tanto per far capire quanto siano importanti: anni fa De Angelis ricevette la nomination per Velista dell'Anno perché aveva vinto una Middle Sea Race "nonostante un black out elettrico a bordo avesse compromesso l'uso degli strumenti" ..ecco, se questo espediente lo ha reso uno dei papabili velisti dell'anno vuol dire che gli strumenti sono considerati veramente molto importanti (e che il manico, volendo, conta più degli strumenti stessi).
Se ne può fare a meno, eccome, ma come giustamente dice LiberaMente bisogna conoscere molto bene la barca, sennò non ti comunica quello che devi sentire. Uscire, uscire, uscire, veleggiare, veleggiare, veleggiare.. unico consiglio purtroppo.
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