Il RINA lo chiede solo per il naviglio maggiore. Nella foto un tipo piccolo.
E no. Vedo che ti piace complicarti la vita, il che vuol dire che sei giovane, un pezzo di tubo trasparente (specola) basta e avanza: pressostati e diavolerie del genere con l'acqua salata hanno vita breve.
Può andare, come sicurezza in più, un termometro a sonda nello scarico (Vetus) che ti segnala la temperatura dei gas e monitora anche il riser e annessi.
Per sapere se si ostruisce l'aspirazione, basta collegare allo sfiato che c'è sopra il rompisifone della pompa dell'acqua di mare (c'è vero?!) un tubettino e mandarlo a murata o a poppa: finché piscia l'acqua circola, e lo vedi perché fa un bello zampillo lungo.
Se non trovi dello stesso materiale devi isolare tra loro i vari pezzi, come non è una cosa semplice.
Per le correnti, spauracchio di chi ha gli impianti mal fatti, leggiti qualcosa qui.
http://ycl.it/wp-content/uploads/2013/09...e.v4.0.pdf
http://www.marinepartner.it/correntigalvaniche.pdf
Cercando sul forum troverai n al quadrato post sull'argomento, con idee buone, ottime e bislacche.
Se posso permettermi un'opinione, meno cose complicate fai in barca, meno spendi, meno ti incasini, più riesci a portarci gente e più te la godi.
Personalmente molti anni fa ristrutturai una barca facendone un concentrato di tecnologia, con soluzioni molto tecniche e valide, ne risultò un ottimo esercizio tecnologico, una barca che è finita sui giornali ma sulla quale non tutti volevano venire perché troppo complicata; il manuale del proprietario era una robetta da un centinaio di pagine. Inutile dire che con quei soldi mi sarei comprato una villa di lusso.
Poi altre ne ho fatte, recentemente una che era il giusto compromesso tra semplicità e tecnologia, l'ultima, prima di smettere, era addirittura barefoot.