17-10-2017, 22:24
@frappettini e' uno che la sa lunga... o almeno lo pensa.
il foam e' un pezzo di materiale spugnoso a cellula chiusa (non assorbe l' acqua) che si mette in prossimita della ralinga per aumentare il diametro dello strallo cavo quando si rulla la vela.
l' unica vela arrotolabile e' lo yankee, non quello che si fa adesso, quello che si faceva nel millennio scorso quando non esistevano ancora i rullafiocchi... ha quella forma geometrica apposta, quello che genera non e' un profilo alare ma una sezione di "conica".
tutte le altre vele hanno superfici tridimensionali, il luogo di infinite catenarie che partendo dalla penna seguono in modo polare lo sviluppo della vela, partendo dalla mura e arrivando alla bugna.
questa costruzione (ma con un tessuto che non ha resistenza a flessione non e' possibile fare diversamente) comporta una diversa lunghezza del materiale in senso verticale.
rullandole ci si trovera a passare da lunghezze diverse, (se la guardi attentamente avra delle grinze orizzontali non eliminabili neanche tirando la vela in basso, piu la vela e' "grassa" come lo sono le vele da venti leggeri piu le lunghezze delle catenarie aumenteranno nella zona di massimo grasso (un po piu avanti della mezzeria della base) e non sara possibile avvolgerle sul cilindroide che e' lo strallo cavo.
non potendo togliere longitudinalmente questo "avanzo" di materiale si cerca col foil di ridurlo almeno sula sezione normale allo strallo.
si nascondo cosi le grinze di cui sopra ma non si controlla la forma della vela.
per il velista medio questo basta, la cosa importante e' che la vela non faccia grinze, la forma preferisce ignorarla, un modo sufficiente per una vela ma che in generale non accetta per un posteriore femminile, d' altra parte su come valutare quest' ultimo ci prepara madre natura.
il foam e' un pezzo di materiale spugnoso a cellula chiusa (non assorbe l' acqua) che si mette in prossimita della ralinga per aumentare il diametro dello strallo cavo quando si rulla la vela.
l' unica vela arrotolabile e' lo yankee, non quello che si fa adesso, quello che si faceva nel millennio scorso quando non esistevano ancora i rullafiocchi... ha quella forma geometrica apposta, quello che genera non e' un profilo alare ma una sezione di "conica".
tutte le altre vele hanno superfici tridimensionali, il luogo di infinite catenarie che partendo dalla penna seguono in modo polare lo sviluppo della vela, partendo dalla mura e arrivando alla bugna.
questa costruzione (ma con un tessuto che non ha resistenza a flessione non e' possibile fare diversamente) comporta una diversa lunghezza del materiale in senso verticale.
rullandole ci si trovera a passare da lunghezze diverse, (se la guardi attentamente avra delle grinze orizzontali non eliminabili neanche tirando la vela in basso, piu la vela e' "grassa" come lo sono le vele da venti leggeri piu le lunghezze delle catenarie aumenteranno nella zona di massimo grasso (un po piu avanti della mezzeria della base) e non sara possibile avvolgerle sul cilindroide che e' lo strallo cavo.
non potendo togliere longitudinalmente questo "avanzo" di materiale si cerca col foil di ridurlo almeno sula sezione normale allo strallo.
si nascondo cosi le grinze di cui sopra ma non si controlla la forma della vela.
per il velista medio questo basta, la cosa importante e' che la vela non faccia grinze, la forma preferisce ignorarla, un modo sufficiente per una vela ma che in generale non accetta per un posteriore femminile, d' altra parte su come valutare quest' ultimo ci prepara madre natura.
amare le donne, dolce il caffe.
