18-11-2017, 11:56
(18-11-2017, 10:41)Utente non piu attivo Ha scritto: io passo da una robusta cazzata manuale delle cime di ormeggio a cazzarle tramite i winch, raddoppiandone le cime stesse. Faccio in modo che prima di arrivare a fine corsa con i molloni, altre due cime supplementari e montate altrove, non sulle bitte (normalmente sui winch) entrino in tensione e distribuiscano lo strattone.
di recente abbiamo avuto 2 giorni di vento davvero sostenuto, e non ho riscontrato alcun problema (se non i due molloni di poppa saltati, a dimostrazione che il vento era davvero considerevole). alla fine c'è poco da fare, più sei legato e meglio è. e se riesci a ridistribuire lungo tutta la barca i tuoi punti di ormeggio, ti allontani dal pericolo di strappare una bitta pur muovendoti meno.
(18-11-2017, 11:16)bullo Ha scritto: Poiuuuuuu le tue sono oppppppppinioni come la vela.Cazzare a morte NO, troppo lasco NO, una via di mezzo che dobbiamo trovare NOI per il nostro posto barca e per la nostra tipologia di gallocce a bordo, perchè a vincere è sempre lui, il MARE e non è oppppinabile
Se c'è onda le cime vanno più alla lunga possibile per ammortizzare gli strattoni, le cime d'ormeggio devono essere elastiche.
Ho dovuto portare le cime di poppa sulla castagnola di prua, di solito sulle barche dove vado non ci sono bitte, per ridurre gli strattoni.
Purtroppo su molte barche mancano le bocche di rancio, passacavi, e le gallocce, castagnole, lavorano in modo sbagliato.-
MEOLO
