21-12-2017, 17:55
si arriva cosi a ragionare di variazione delle tensioni sulla vela e sulla barca quando si prende la mano.
dato per definito l' angolo di sbandamento e dunque il momento raddrizzante vediamo di capire cosa succede sulla vela.
con la mano in generale l' inferitura si accorcia e cosi la base.
la vela sara piu piccola ed il suo baricentro piu basso, piu vicino al centro di rotazione della barca.
se dimezzi la superficie di una randa, 9 metri di inferitura, 3 di base, 13,5 metri quadri, il baricentro si sposta dai 3 metri+distanza tra mura e centro di rotazione che ipotizziamo di 2 metri= 5 metri a 2+circa 2.1=4,1
il momento sbandante sara nel primo caso
M=S x P x D, dove S e' la superficie della vela, P la pressione su metro quadro, D il braccio del momento sbandante.
potremo dire che se il momento e' lo stesso, poiche la barca sbanda nello stesso modo
S1xP1xD1=S2xP2xD2
sostituendo a S2 S2/2 e a D1 5 e a D2 4,1
otteniamo che P2=2,44 P1
c'e' da aspettarsi che se la pressione sulla vela e' piu che raddoppiata raddoppino anche le tensioni della scotta e della drizza facciano qualcosa di simile.
in realta la tensione sulla scotta non ha necessita di vento per esserci.
se tiri su la vela in assenza di vento e di dai di paranco o di winch, la tensione tra bugna e penna la generi comunque e non hai bisogno del vento per farlo.
questo vuol dire regolazione, non c'e' bisogno del vento per distruggere l' attrezzatura di una barca, basta un eccesso.
dato per definito l' angolo di sbandamento e dunque il momento raddrizzante vediamo di capire cosa succede sulla vela.
con la mano in generale l' inferitura si accorcia e cosi la base.
la vela sara piu piccola ed il suo baricentro piu basso, piu vicino al centro di rotazione della barca.
se dimezzi la superficie di una randa, 9 metri di inferitura, 3 di base, 13,5 metri quadri, il baricentro si sposta dai 3 metri+distanza tra mura e centro di rotazione che ipotizziamo di 2 metri= 5 metri a 2+circa 2.1=4,1
il momento sbandante sara nel primo caso
M=S x P x D, dove S e' la superficie della vela, P la pressione su metro quadro, D il braccio del momento sbandante.
potremo dire che se il momento e' lo stesso, poiche la barca sbanda nello stesso modo
S1xP1xD1=S2xP2xD2
sostituendo a S2 S2/2 e a D1 5 e a D2 4,1
otteniamo che P2=2,44 P1
c'e' da aspettarsi che se la pressione sulla vela e' piu che raddoppiata raddoppino anche le tensioni della scotta e della drizza facciano qualcosa di simile.
in realta la tensione sulla scotta non ha necessita di vento per esserci.
se tiri su la vela in assenza di vento e di dai di paranco o di winch, la tensione tra bugna e penna la generi comunque e non hai bisogno del vento per farlo.
questo vuol dire regolazione, non c'e' bisogno del vento per distruggere l' attrezzatura di una barca, basta un eccesso.
amare le donne, dolce il caffe.
