21-12-2017, 19:09
Gulp, grande ZK! Sei interventi consecutivi, quasi un monologo. Più che esaustivo, decisamente.
Posso permettermi una domanda?
La mia borosa (a circuito unico) della seconda mano è scalzata.
La lunghezza di questa parte scalzata è limitata, da permettere allo stopper di lavorare sulla calza rimanente, quando armata.
Però, con tale lunghezza (o cortezza), non riesco a fare il paranco: dalla varea alla brancarella fino alla gassa sul boma. Mi devo fermare alla brancarella.
Il risultato è che la borosa lavora come un tesabase e la balumina rimane aperta, svergolata. Considerato che la seconda mano la prendo con del vento, non mi dispiace questa forma di vela ma, ecco la domanda, rischio una rottura più facilmente?
Posso permettermi una domanda?
La mia borosa (a circuito unico) della seconda mano è scalzata.
La lunghezza di questa parte scalzata è limitata, da permettere allo stopper di lavorare sulla calza rimanente, quando armata.
Però, con tale lunghezza (o cortezza), non riesco a fare il paranco: dalla varea alla brancarella fino alla gassa sul boma. Mi devo fermare alla brancarella.
Il risultato è che la borosa lavora come un tesabase e la balumina rimane aperta, svergolata. Considerato che la seconda mano la prendo con del vento, non mi dispiace questa forma di vela ma, ecco la domanda, rischio una rottura più facilmente?
