06-02-2018, 23:57
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-02-2018, 00:02 da IanSolo.)
Regola generale vorrebbe che una batteria al piombo venisse caricata con una corrente pari ad un decimo del valore della sua capacita' nominale, questo per il miglior compromesso fra durata della batteria e velocita' di ricarica.
In pratica nel caso proposto la capacita' totale e' di 100+100=200Ah e quindi 1/10 di tale capacita' corrisponde a 20A che e' la corrente che la regola citata reputa come miglior compromesso. Naturalmente su tale valore ci sono ampie tolleranze e, a naso, +/-30% non cambia un gran che.
Ovviamente una corrente di ricarica molto piu' bassa non fa' male, semplicemente non produce particolari vantaggi ma allunga in proporzione i tempi e questo non e' sempre gradito o accettabile.
Il pannello con i suoi rendimenti non sempre ottimali su una barca a vela non fornisce correnti tali da alterare di molto i valori indicati (la somma delle correnti rimane nelle tolleranze citate).
Mi orienterei dunque verso un caricatore (di buona fattura) da 20A con 2 uscite (questo immaginando che le due batterie siano dedicate a motore e a servizi e siano indipendenti o lo possano essere secondo l'impostazione dello staccabatterie).
P.S. - Mi stupisce che un caricatore si sia danneggiato a causa di una batteria troppo scarica visto che si tratta di apparecchiature solitamente ben protette e progettate prevedendo il cortocircuito e addirittura il collegamento a polarita' invertite (in tali casi nel caricatore semplicemente brucia un fusibile o, se piu' sofisticato, interrompe l'erogazione della corrente senza ulteriori danni), ma che caricatore era ? (per pura curiosita').
In pratica nel caso proposto la capacita' totale e' di 100+100=200Ah e quindi 1/10 di tale capacita' corrisponde a 20A che e' la corrente che la regola citata reputa come miglior compromesso. Naturalmente su tale valore ci sono ampie tolleranze e, a naso, +/-30% non cambia un gran che.
Ovviamente una corrente di ricarica molto piu' bassa non fa' male, semplicemente non produce particolari vantaggi ma allunga in proporzione i tempi e questo non e' sempre gradito o accettabile.
Il pannello con i suoi rendimenti non sempre ottimali su una barca a vela non fornisce correnti tali da alterare di molto i valori indicati (la somma delle correnti rimane nelle tolleranze citate).
Mi orienterei dunque verso un caricatore (di buona fattura) da 20A con 2 uscite (questo immaginando che le due batterie siano dedicate a motore e a servizi e siano indipendenti o lo possano essere secondo l'impostazione dello staccabatterie).
P.S. - Mi stupisce che un caricatore si sia danneggiato a causa di una batteria troppo scarica visto che si tratta di apparecchiature solitamente ben protette e progettate prevedendo il cortocircuito e addirittura il collegamento a polarita' invertite (in tali casi nel caricatore semplicemente brucia un fusibile o, se piu' sofisticato, interrompe l'erogazione della corrente senza ulteriori danni), ma che caricatore era ? (per pura curiosita').
