(13-02-2018 14:37)gennarino Ha scritto: Quindi un diodo sul positivo tra alternatore e batterie funzionerebbe come limitatore della tensione che cadrebbe a circa 13,9 V. in fase di carica, che mi sembra sia un valore giusto, paragonabile a quello dei caricabatterie da banchina. Potrebbe essere una soluzione.
Se questo è vero e se non ci sono altre controindicazioni, quale diodo devo procurarmi? Come dissipa il calore prodotto?
Eventualmente come riconoscere il cavo di uscita da quello di eccitazione sull'alternatore?
Partendo dal fondo.
Il cavo? Cercane uno rosso e grosso! ;-)
Il diodo: va cercato in base alla corrente massima che è in grado di generare l'alternatore.
Se hai un alternatore da 60A, è buona pressi utilizzare un diodo in grado di sopportare almeno 80 (meglio 100) ampere.
Ora le dolenti note.
Con quella portata trovi quasi esclusivamente diodi schottky, diodo che ha una caduta di tensione minore rispetto ad un normale diodo rettificatore unigiunzione al silicio.
Per capire come (e quanta) potenza dissipare, occorre prima trovare il diodo e poi verificare se fa al caso nostro.
Stesso discorso riguardo la tensione finale: in base al diodo ed alla corrente che intendiamo farci passare, si guarda nel datasheet e si calcola la caduta di tensione che verrà introdotta mel circuito.
Personalmente (e consiglio spassionato) cercherei di capire perché dall'alternatore escono oltre 15V.
Non è normale, e va (andrebbe) sistemato.