(28-03-2018 15:49)osef Ha scritto: Nella mia ho la possibilità di sospendita direttamente dal ragno in acciaio, strutturale in chiglia. C’è un foro sulla tuga e si passa con un gancio, un grillo adeguato, con una bella cinghia e si tira su di li.
Finché la barca è sospesa, il bulbo lavora sempre in sospensione e tira verso il basso. Quando la barca sta nell’acqua questa fatica è distribuita su tutta la superficie dello scafo; dal principio di Archimede.
Dunque negli alaggio bisogna proprio cogliere dove vanno le cinghie.
Poi quando si appoggia a terra il bulbo diventa un puntone che spinge, quindi secondo me, è molto importante la taccatura. Deve distribuire il più possibile le forze tra tutti gli appoggi.
Una volta, mentre era ancora appesa con cinghie tradizionali, l’hanno calata adagio adagio. Appena il bulbo ha toccato sull’invaso e non era del tutto in appoggio hanno cominciato a taccarla, sullo scafo, con molti appoggi.
Sono ancora in quel cantiere.
Un X immagino...
Sistema bellissimo, fighissimo, comodissimo... tranne quando si prende una qualche tronata, lì sarebbe meglio non avere il ragno