Frangi
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Elica di manovra (b.t.): alimentazione
Sulla mia barca è stata installata dal cantiere un elica di manovra da 6 kW (= 500 A !), alimentata dalle batterie di servizio della capacità di 4x140 Ah, sostituite in Grecia nel 2017 (mod. VEGA Sealed calcium, power start, deep cicle).
I collegamenti batterie/b.t. sono realizzati con 2x70 mmq per il positivo e altrettanti per il negativo. A regime, la caduta di tensione sulla linea è di 0.5 V e la tensione sul motore della b.t. è di 11,5 V.
E ovvio che le batterie con queste correnti soffrono, si salvano solo per l’uso molto limitato, e sembra strano che il cantiere (Halberg rassy) abbia abbinato la b.t. a 12 V alle batterie dei servizi.
La soluzione più logica, a parte la sostituzione della b.t. con un modello a 24 V e relativo relè parallelo/serie di 2 batterie dedicate, è quello di mettere a prua un gruppo di batterie più adatte, ma la spesa per le batterie, il caricabatteria dedicato, il peso e la mancanza di spazio non aiutano l’installazione.
Un piccolo aiuto potrebbe darlo una batteria in parallelo al motore della b.t., ma la limitata capacità (100 Ah ?), non risolverebbe il problema, e dovrebbe essere dello stesso tipo di quelle esistenti (per compatibilità con la ricarica).
E poi c’è il supercondensatore da mettere direttamente in parallelo al motore della b.t., ricarica veloce e compatibile con le batterie : qualche AVD li ha già sperimentati? Quale la capacità minima per dare un aiuto alle batterie?
Altri suggerimenti?
B.v.
Gianni
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09-04-2018 23:31 |
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