07-07-2018, 15:36
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-07-2018, 15:38 da IanSolo.)
-- La letteratura corrente dice che per "...ricaricare completamente.. " una batteria al piombo..--
E' corretto poiche' si tende a caricare la batteria il piu' velocemente possibile alla sua corrente di ricarica prevista fornita a valore costante. Ora osservando il "Circuito Equivalente" di una batteria (qui illustrato in modo molto semplificato):
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si osserva che vi sono due resistenze collegate all'elemento che e' definito "Batteria Ideale", una in serie (R1) ed una in parallelo (R2), la resistenza in parallelo (R2) e' la rappresentazione dell'insieme dei fenomeni che producono l'autoscarica di una batteria mentre la resistenza in serie (R1) e' la rappresentazione dell'insieme dei fenomeni che limitano il flusso di corrente da e verso la batteria. La resistenza in serie quando attraversata dalla corrente di carica produce una caduta di tensione tanto piu' elevata tanto piu' alta e' la corrente e pertanto alla "Batteria Ideale" (che e' l'elemento che immagazzina la carica) arriva una tensione piu' bassa di quella che stiamo applicando. Conseguenza di quanto detto e' che per raggiungere la tensione di piena carica sulla "Batteria Ideale" dobbiamo fornire una tensione abbastanza piu' alta a compensazione della caduta detta oppure disporre di tempi molto lunghi se la ricarica avviene a tensioni (e quindi correnti) piu' basse. Nel caso di ricarica con pannelli solari e in particolare quando non vi sono forti utilizzatori collegati alle batterie queste si scaricano poco e non vi e' la necessita' di operare con tensioni elevate che semplicemente apportano energia che non viene immagazzinata ma smaltita come calore o come dissociazione dell'acqua dell'elettrolita producendone la riduzione con conseguenti problemi.
Tirando le somme: se una batteria e' piuttosto scarica e' corretto ricaricarla a piena corrente (nominalmente in A 1/10 della capacita' della batteria in Ah) lasciando salire la tensione fino ai valori indicati in letteratura, se una batteria e' poco scarica o e' a riposo (non siamo in crociera e la barca se ne sta' tranquilla all'ormeggio) e' controindicato lasciar salire inutilmente la tensione. Altro discorso, qui omesso, e' quello della periodica necessita' di eseguire un ciclo di "equalizzazione" per uniformare la tensione delle singole celle, ciclo che va' eseguito solo ogni tanto (ogni qualche mese o piu').
E' corretto poiche' si tende a caricare la batteria il piu' velocemente possibile alla sua corrente di ricarica prevista fornita a valore costante. Ora osservando il "Circuito Equivalente" di una batteria (qui illustrato in modo molto semplificato):
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si osserva che vi sono due resistenze collegate all'elemento che e' definito "Batteria Ideale", una in serie (R1) ed una in parallelo (R2), la resistenza in parallelo (R2) e' la rappresentazione dell'insieme dei fenomeni che producono l'autoscarica di una batteria mentre la resistenza in serie (R1) e' la rappresentazione dell'insieme dei fenomeni che limitano il flusso di corrente da e verso la batteria. La resistenza in serie quando attraversata dalla corrente di carica produce una caduta di tensione tanto piu' elevata tanto piu' alta e' la corrente e pertanto alla "Batteria Ideale" (che e' l'elemento che immagazzina la carica) arriva una tensione piu' bassa di quella che stiamo applicando. Conseguenza di quanto detto e' che per raggiungere la tensione di piena carica sulla "Batteria Ideale" dobbiamo fornire una tensione abbastanza piu' alta a compensazione della caduta detta oppure disporre di tempi molto lunghi se la ricarica avviene a tensioni (e quindi correnti) piu' basse. Nel caso di ricarica con pannelli solari e in particolare quando non vi sono forti utilizzatori collegati alle batterie queste si scaricano poco e non vi e' la necessita' di operare con tensioni elevate che semplicemente apportano energia che non viene immagazzinata ma smaltita come calore o come dissociazione dell'acqua dell'elettrolita producendone la riduzione con conseguenti problemi.
Tirando le somme: se una batteria e' piuttosto scarica e' corretto ricaricarla a piena corrente (nominalmente in A 1/10 della capacita' della batteria in Ah) lasciando salire la tensione fino ai valori indicati in letteratura, se una batteria e' poco scarica o e' a riposo (non siamo in crociera e la barca se ne sta' tranquilla all'ormeggio) e' controindicato lasciar salire inutilmente la tensione. Altro discorso, qui omesso, e' quello della periodica necessita' di eseguire un ciclo di "equalizzazione" per uniformare la tensione delle singole celle, ciclo che va' eseguito solo ogni tanto (ogni qualche mese o piu').
