03-09-2018, 12:11
Allora, ecco la storia completa (spero):
Barca comprata in novembre in Olanda sulla base di una perizia locale, la mia visita è stata (credo ovviamente) abbastanza superficiale; portata in Italia in Novembre (a San Giorgio di Nogaro) ha fatto fare i lavori evidenziati dalla perizia, più il montaggio di verricello, avvolgifiocco e compressore frigo.
A metà giugno metto (finalmente) la barca in acqua, faccio qualche test e ai primi di luglio la porto a Venezia (Lido).
Mare piatto senza vento, solo motore, una tappa > 40 MM è un buon test, e va tutto bene fino a metà del porto di Lido quando incontro un treno di alte onde di un barcone turistico, grandi rollate ma non succede niente.
Dopo un paio di miglia, diciamo poco prima dell'imbarcadero del ferry, il motore crolla di giri pur senza spegnarsi; in pieno panico dato che ero nel bel mezzo della zona di manovra di motoscafi, vaporetti eccetera do la colpa al fatto che probabilmente il rollio aveva mandato in giro un po' di sozzeria, e mi incanalo verso Malamocco. Dopo circa 10 minuti vedo un fiotto d'acqua uscire da dietro il divano (ho il motore centrale) comincio a pompare come un disperato e il motore, miracolosamente, si riprende come niente fosse, assaggio l'acqua e mi sembra dolce quindi do la colpa a una perdita dell'idraulica.
Arrivo all'ormeggio e cerco la perdita che "ovviamente" trovo e riparo.
Parto per la crociera e, caso vuole che senza un filo di vento e di mare, a varie tappe smotori fino a Lissa via Rovigno, Premuda, Zara, Traù.
Nella traversata verso Lagosta, finalmente vento e un po' di onda, neanche iltempo di issare le vele che "acqua acqua ! " urla la mia passeggera, Mercoledì, pompa! e l'acqua se ne va, si riprende e acqua ancora, giù tutto a piano piano si va a Lagosta, ma con molta meno onda.
Da Lagosta a Lumbarda senza rollio e a Palmisana con vento in poppa e acqua liscia, poi Trogir eccetera fino a Rovigno dove (da qualche giorno viaggiavo spagliolato per cercare finalmente di capira da dove venisse l'acqua, perché la storia della cuffia non mi aveva mai convinto del tutto, soprattutto perché sempre accompagnata dal calo di giri del motore: prima della traversata finale verso Venezia, l'acqua si fa viva in modo quasi incontrollabile, quindi vado in cantiere e si scopre una grossa perdita dalla losca del timone.
Come dice Luciano, il motore calava di giri per la quantità d'acqua in sentina che lo frenava.
Grazie a tutti dei consigli.
Barca comprata in novembre in Olanda sulla base di una perizia locale, la mia visita è stata (credo ovviamente) abbastanza superficiale; portata in Italia in Novembre (a San Giorgio di Nogaro) ha fatto fare i lavori evidenziati dalla perizia, più il montaggio di verricello, avvolgifiocco e compressore frigo.
A metà giugno metto (finalmente) la barca in acqua, faccio qualche test e ai primi di luglio la porto a Venezia (Lido).
Mare piatto senza vento, solo motore, una tappa > 40 MM è un buon test, e va tutto bene fino a metà del porto di Lido quando incontro un treno di alte onde di un barcone turistico, grandi rollate ma non succede niente.
Dopo un paio di miglia, diciamo poco prima dell'imbarcadero del ferry, il motore crolla di giri pur senza spegnarsi; in pieno panico dato che ero nel bel mezzo della zona di manovra di motoscafi, vaporetti eccetera do la colpa al fatto che probabilmente il rollio aveva mandato in giro un po' di sozzeria, e mi incanalo verso Malamocco. Dopo circa 10 minuti vedo un fiotto d'acqua uscire da dietro il divano (ho il motore centrale) comincio a pompare come un disperato e il motore, miracolosamente, si riprende come niente fosse, assaggio l'acqua e mi sembra dolce quindi do la colpa a una perdita dell'idraulica.
Arrivo all'ormeggio e cerco la perdita che "ovviamente" trovo e riparo.
Parto per la crociera e, caso vuole che senza un filo di vento e di mare, a varie tappe smotori fino a Lissa via Rovigno, Premuda, Zara, Traù.
Nella traversata verso Lagosta, finalmente vento e un po' di onda, neanche iltempo di issare le vele che "acqua acqua ! " urla la mia passeggera, Mercoledì, pompa! e l'acqua se ne va, si riprende e acqua ancora, giù tutto a piano piano si va a Lagosta, ma con molta meno onda.
Da Lagosta a Lumbarda senza rollio e a Palmisana con vento in poppa e acqua liscia, poi Trogir eccetera fino a Rovigno dove (da qualche giorno viaggiavo spagliolato per cercare finalmente di capira da dove venisse l'acqua, perché la storia della cuffia non mi aveva mai convinto del tutto, soprattutto perché sempre accompagnata dal calo di giri del motore: prima della traversata finale verso Venezia, l'acqua si fa viva in modo quasi incontrollabile, quindi vado in cantiere e si scopre una grossa perdita dalla losca del timone.
Come dice Luciano, il motore calava di giri per la quantità d'acqua in sentina che lo frenava.
Grazie a tutti dei consigli.
