Moody
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RE: tablet vs. GPS cartografico
Se conosco la zona di navigazione bene tengo il tablet a portata di mano per tener d'occhio alcune secche che ci sono in zona.
Sul carteggio ho un raspberry con Opencpn con uno schermo da 20 pollici che adopero per "farmi un idea". Il rasp ha anche i sensori meteo e l'ais e mi piace un sacco giocarci. Nonostante ciò resta spesso spento e lo accendo al bisogno (ci mette pochi secondi a entrare in servizio).
Il VHF ha anche l'allarme ais che si sente bene.
Per le tratte lunghe mi basta il tablet in quadrato o sotto lo sprayhood, da accendere ogni tanto.
Per l'atterraggio lo tengo acceso e sotto lo sprayhood si vede bene. Di notte, con umidità o pioggia ho una custodia flessibile da due soldi che si è sempre comportata bene.
Quello a cui do molta importanza, invece, è la programmazione della rotta e dell'atterraggio. Qui aiuta lo schermo grande del computer del carteggio (il raspberry) con le CM93, un occhiata alle carte tanto per vedere che non ci siano "stranezze" lungo la rotta e, sopratutto, il portolano.
Il portolano per noi è indispensabile se si passano capi, tra le isole o se ci si approccia a terra. Spesso ci sono solo la gli allineamenti e le avvertenze più puntuali. Ci sono anche, in genere i pianetti dei porticcioli e delle baie con le indicazioni per l'ormeggio.
Per concludere, il gps nautico cartografico, che una volta desideravo tanto, ora non mi interessa più.
Lunga vita a OpenCPN e a Navionics
Veneto, Padova - Grecia, Nidri
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04-10-2018 13:14 |
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