26-11-2018, 18:31
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-11-2018, 18:38 da falanghina.)
Scusate ma si è partiti con il paranco che prende le volte e si finisce a parlare di una teoria di Kermit circa il carico dell'albero e i vantaggi in navigazione.
Ora, si può davvero affermare che una barca da diporto (non un mostro da competizione) per mettere a segno le vele debba tener conto tra i fattori anche della la compressione dell'albero?
Davvero una barca "normale" " che usa il paranco sulle drizze o le hook rispetto ad una gemella senza paranchi e hook si potrà permettere di navigare meglio e più veloce con le vele a segno e potrà ritardare la riduzione di superficie velica?
Davvero è rilevabile una enorme differenza di comportamento di una barca con i paranchi e senza?
Se queste cose per una normale barca da diporto sono vere ( E IO NON LO SO) Kermit va ringraziato per quello di cui ci informa e non divaghiamo più.
Se queste cose sono infondate, possono essere veramente fuorvianti per un utente che legge in sezione tecnica.
Credo che il 3ad vada sdoppiato e la parte dei "paranchi" deve avere vita propria, non so se qui.
Ora, si può davvero affermare che una barca da diporto (non un mostro da competizione) per mettere a segno le vele debba tener conto tra i fattori anche della la compressione dell'albero?
Davvero una barca "normale" " che usa il paranco sulle drizze o le hook rispetto ad una gemella senza paranchi e hook si potrà permettere di navigare meglio e più veloce con le vele a segno e potrà ritardare la riduzione di superficie velica?
Davvero è rilevabile una enorme differenza di comportamento di una barca con i paranchi e senza?
Se queste cose per una normale barca da diporto sono vere ( E IO NON LO SO) Kermit va ringraziato per quello di cui ci informa e non divaghiamo più.
Se queste cose sono infondate, possono essere veramente fuorvianti per un utente che legge in sezione tecnica.
Credo che il 3ad vada sdoppiato e la parte dei "paranchi" deve avere vita propria, non so se qui.
