Visto che hai chiesto cosa avrei fatto io con 18 reali:
randa:
- scarrello sottovento
- volanti alte ben cazzate e basse appuntate per smagrire (nel tuo caso paterazzo ben cazzato)
- svergolo in alto per scaricare quanto basta (regolati con la scotta, ricordati che la scotta randa inizialmente lavora sull'angolo d'attacco, ma poi man mano che la cazzi impartisce una spinta verticale lavorando sullo svergolamento)
(non ho ancora terzarolato, in genere prendo una mano sui 20, ma metto a prua un fiocco togliendo genoa, ma qui dipende anche dall'onda e dal fatto che sulla mia si terzarola molto dopo perchè la tieni ancora bene, e dal fatto che si lavora molto cambiando vela a prua)
- drizza ben tesata (se serve mi aiuto con il cunningham se sono arrivato a fine drizza o la pressione è troppa e magari il vento è aumentato e non prevedo vire nell'immediato per richiamare drizza nel mentre)
- base ben tesata
(a randa piena devo smagrire tanto, ma comunque meglio di prendere una mano e sformarla)
prua:
- tolgo genoa e metto fiocco
- carrello più indietro del normale se c'è da aprire in testa anche questo (nel mio caso lavoro anche sui barber)
- drizza ben tesata
pesi:
- è importante che tutti siano sopravento e schiaccino bene
timone:
- se lo sbandamento è troppo, cerca di entrare più all'orza del normale, se sei bravo vedrai che perdi poca propulsione ma la tieni più facilmente e fai più angolo. Diciamo che io mi regolo tenendo i filetti interni del fiocco il 50% in stallo. Quando farlo è semplice: quando poggiando inizi a confondere il cielo con il mare
Questo è ciò che faccio io, che è la tua domanda. Ma non è detto che sulla mia vada bene e sulla tua anche, vedi ad esempio per la mano di terzaroli. Inoltre ribadisco, una randa (e un genoa) a fine vita fa proprio quell'effetto: sbanda tanto ma cammina poco.