RE: cosa fare se la randa rollabile si blocca a metà in navigazione ?
Alla luce di quanto sopra detto, considero per prima cosa che le cose avvolgibili, su barche di dimensioni umane, si manovrano a mano, sempreché tutto sia ben mantenuto, usare diavolerie moltiplicatrici di forza per sopperire ad errori di manutenzione, o peggio per contrastare la forza del vento perché non ci si è messi nell’andatura giusta per manovrare è sconsiderato
Poi, se c’è brezza leggera (sole o pioggia fa poca differenza) e si incastra aprendola è una cosa banale della quale è inutile parlare, ma chi manovra si dovrebbe fare qualche domanda o sulla sua abilità o sullo stato delle sue manovre; se si incastra chiudendola o c’è qualche scucitura o “vedi sopra”
Se c’è mare e vento, e credo sia il caso in questione, se si incastra aprendola, facile richiuderla se non si sono già fatti danni insistendo a tirare, se si incastra chiudendola è una cosa seria
Perché succede? O c’è una cucitura lenta (o strappata) o la macchina non funziona bene, per vari motivi, e qui c’è poco da fare, o si è, come detto, in un andatura non favorevole, ma sono tutte situazioni da valutare ogni volta
Fare il salamotto non è semplice, ma con un timoniere pratico e che riesce a tenere la barca al vento (magari sventando quel che si può la randa sotto il fiocco) ci si può riuscire anche senza finire in acqua; la vedo dura avvolgerla sull’albero perché o ce n’è fuori poca o, tra sartie e crocette, il balletto intorno all’albero diventa una cosa impegnativa e a opera finita ci si preclude di usare qualunque altra manovra sia rimandata all’albero, quindi piuttosto che rischiare tanto vale tagliarla
Credo che la prima volta che capita e non ci sono già danni pregressi a macchina e tela, il più delle volte si è nella posizione sbagliata rispetto al vento: infatti si tratta di una tenda che si avvolge su un rullo passando in una piccola fessura, naturalmente deve rimanere tesa, perché la fessura è piccola
Le stecche verticali, se sono ben dimensionate e messe, e si è nella posizione giusta rispetto al vento, non intrigano a meno che non ci sia qualcosa di scucito (ed è questo quello che si riscontra più spesso in veleria: le scuciture che da minime diventano con facilità strappi enormi)
La giusta andatura per la manovra è importante perché il piccolo rilievo della stecca, o l’attrito che fa la vela sui labbri della fessura, con ventone diventa grande e frena, allora si teme il peggio e si va di winch = si strappa tutto il più delle volte
Quindi? La randa avvolgibile è comoda e semplice da usare, e non vedo perché rinunciarci se a uno piace, ma richiede cura e metodo nell’usarla
Proprio volendo fare qualcosa penso sarebbe da studiare una cosa tipo i lazy: due cavetti con delle bisce ogni tot, ma che arrivino tutte in coperta, alzati ai lati dell’albero, da tenere dormienti e ben tesi perché non intrighino; all’occorrenza si portano le cime basse dei cavetti a poppa unendole e si imbroglia in qualche modo la randa tirando verso prua, una roba tipo quella disegnata da ZK, ma al contrario, cioè che fa capo all’albero e abbraccia la randa
Aneddoto sulla pericolosità della manovra sbagliata, anni fa in mare aperto e con cattive condizioni, ho visto tirare giù un albero perché l’avvolgibile si era bloccata: avevano tentato di portare col mantiglio il boma a baciare l’albero per poi imbragare la tela ribelle, ma la randa ha fatto sacco, non son riusciti ad abbassarlo di nuovo (secondo me non hanno nemmeno tentato perché quell’affare che sbatteva lassù faceva davvero paura), la barca si è sdraiata sull’acqua col boma che sbatteva sulle sartie, e si è rialzata di colpo con un mozzicone di albero
La prima cosa che gli ho gridato è stata “Contatevi”, la seconda “Ci siete ancora tutti”, poi li ho seguiti per un po’ finché acceso il motore, tagliato e abbandonato tutto in acqua, se ne sono andati
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