Ciao a tutti
ecco l'epilogo della vicenda: ho fatto smontare e riportare la deriva a Milano (la barca era a Tolone) alla carpenteria a cui l'avevo commissionata. Breve scambio di mail tra avvocati ma non avendo nulla scritto ho subito capito che non c'era trippa per gatti. Intanto loro avevano già dato colpa ai francesi (hanno tirato troppo i dadi mi han detto) ed io meccanico e figlio di meccanico fuori sorridevo sarcastico e dentro montava la rabbia. Ma intanto era già la fine di maggio...
Dissi che avevano ragione, colpa dei francesi. E commissionai a mie spese le seguenti modifiche:
_riapertura deriva con taglio piastra sotto alla saldatura
_rimozione dei traversi tra i tiranti
_prolungamento delle paratie fino a piastra superiore
_chiusura con nuova piastra saldata anche alla sommità delle paratie
In pratica si riportavano le condizioni della deriva originale; e pensare che mesi prima, quando mi incontrai con il capo officina, la mia domanda testuale fu:-Siete in grado di rifarla uguale?-
A metà luglio la deriva era pronta; a fine luglio era a Tolone; il primo di agosto alle tredici, in cantiere, avevo a disposizione due uomini più il gruista per il rimontaggio.
Irresponsabilmente sicuro delle modifiche fatte apportare, dopo cinquanta ore, con mio figlio dodicenne e un suo amico coetaneo (mai salito in barca prima di allora) salpavamo con rotta est nord-est per quella che poi diventò una crociera memorabile.
La loro gioia e le loro risate mi hanno abbondantemente ripagato del tempo e del denaro perso per colpe altrui.
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