26-08-2020, 19:03
spostare un punto come il trasto della randa richiede molta attenzione:
ipotizziamo di spostarlo sulla tuga:
- il boma non lavorerà più a compressione ma a flessione: è dimensionato per farlo ?
si può provare a ripartire il carico su una certa lunghezza (e non in singolo punto) adottando opportuni rinvii da studiare accuratamente, ma non è sempre possibile se il boma non è particolarmente robusto.
in ogni caso il ridotto braccio di leva rispetto alla lunghezza intera del boma eserciterà uno sforzo molto più grande (resistenza) sui nuovi attacchi del trasto
il nuovo trasto, dove lo agganciate ?
forare la tuga non basta, e non bastano nemmeno grandi contropiastre all'interno: i movimenti flessori indotti dal moto ondoso si ripercuotono sugli attacchi del trasto con rischio di delaminazioni della coperta o tuga, specie se realizzata in composito, cui segue, prima o dopo, la rottura
l'unico sistema di sicurezza sarebbe di controventare con rinvio in chiglia (o punti di robustezza equivalente) i nuovi attacchi del trasto: il progetto originale infatti scarica le forze su punti estremamente robusti e dimensionati per questo
spostare il trasto si può, ma si deve quindi: riprogettare gli sforzi sul boma (con eventuale sostituzione) e controventare adeguatamente i punti di nuovo ancoraggio del trasto (o del facente funzioni)
ipotizziamo di spostarlo sulla tuga:
- il boma non lavorerà più a compressione ma a flessione: è dimensionato per farlo ?
si può provare a ripartire il carico su una certa lunghezza (e non in singolo punto) adottando opportuni rinvii da studiare accuratamente, ma non è sempre possibile se il boma non è particolarmente robusto.
in ogni caso il ridotto braccio di leva rispetto alla lunghezza intera del boma eserciterà uno sforzo molto più grande (resistenza) sui nuovi attacchi del trasto
il nuovo trasto, dove lo agganciate ?
forare la tuga non basta, e non bastano nemmeno grandi contropiastre all'interno: i movimenti flessori indotti dal moto ondoso si ripercuotono sugli attacchi del trasto con rischio di delaminazioni della coperta o tuga, specie se realizzata in composito, cui segue, prima o dopo, la rottura
l'unico sistema di sicurezza sarebbe di controventare con rinvio in chiglia (o punti di robustezza equivalente) i nuovi attacchi del trasto: il progetto originale infatti scarica le forze su punti estremamente robusti e dimensionati per questo
spostare il trasto si può, ma si deve quindi: riprogettare gli sforzi sul boma (con eventuale sostituzione) e controventare adeguatamente i punti di nuovo ancoraggio del trasto (o del facente funzioni)
