Seguo avidamente le discussioni e cerco di assorbire come una spugna.
Mi permetto di alleggerire leggermente un po' in OT riportando la personale esperienza.
In famiglia sono il meno esperto di ormeggi, Lino (amico carissimo) è velista da poco meno dell'impresa di Giasone con gli argonauti e porta a spasso barche di metrature per me scarsamente immaginabili.
Mio figlio è stato suo allievo sin dagli optimist, oggi tra regate e trasferimenti sta sempre appollaiato su qualche barca.
Ambedue accedono al LazyCat (la mia barca) e in ormeggio comincia lo spettacolo:
se c'è Lino ormeggio lasco, se c'è mio figlio si cazza a corda di violino.
Raramente ci sono ambedue contemporaneamente, per cui arriva Lino e... "cos'è 'sta roba così impiccata?? Allenta, allenta"
Arriva il figlio: "Che cos'è? Vogliamo perderci quel po' di barca che hai? Cazza, cazza"
Ora ho applicato personalmente la via di mezzo, ma con un accessorio utilissimo.
Mi sono procurato un raffio nuovo, il manico è bello solido e lustro, il primo che si azzarda a toccare quelle cime ne saggia la consistenza direttamente sulle nocche, come nella scuola dell'ottocento
Completo con l'informazione che al Marina di Loano (e dove vuoi che andiamo noi torinesi?) si ormeggia con comodi finger e che forse si avverte meno il problema relativo alle sollecitazioni di cui parlate, o meglio il sottoscritto non riesce a notarlo.
Grazie a tutti per le eccellenti lezioni