31-12-2020, 12:43
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-12-2020, 12:45 da Lupo Grigio.)
(31-12-2020, 12:23)giulianotofani Ha scritto: Il calcolo della LOA si fa partendo dall'incontro tra ponte di coperta e dritto di prua. Le impavesate che aggettano in fuori anche se di vetroresina , ferro etc. quindi saldate, resinate etc NON di calcolano
Ma che sto a perdere tempo... Fuori c'è il sole e vado a passeggiare. Buon anno.
Per le unità da diporto rientranti nella normativa CE (la quasi assoluta totalità delle barche di cui qui si tratta e che interessano questo uditorio: fino a 24 m di "lunghezza scafo, Lh") le cose non stanno così, e si applica, senza eccezioni e senza dubbio, la ISO 8666 (già prima citata correttamente da paolo_vela).
Le (anche queste già citate) "false prue" spesso viste su grossi motoryacht per farli rientrare nella specie delle "imbarcazioni", eliminando le molte complicazioni della categorizzazione come "navi da diporto", sono una evidente forzatura, che è tuttavia riuscita a passare (in molti casi, ma non in tutti) dimostrando, il costruttore, che quella parte prodiera poteva essere smontata senza con ciò modificare la robustezza dello scafo, la sua tenuta stagna, la sua continuità strutturale, e che quella era una pura appendice applicata e smontabile al pari di molte plancette di poppa.
Una forzatura, come detto, ma che quando è stata approvata rispettava sia la norma, sia le interpretazioni autentiche date da veri organi.
Il caso della barca da 43 m nulla c'entra con le imbarcazioni da diporto o i natanti da diporto. Quella è una "nave", cui si applicano regole diverse.
