(03-01-2021 00:00)Nick Ha scritto: La maggior parte dei motori a raffreddamento indiretto ha un termostato per permettere al circuito di raffreddamento di giungere alla prevista temperatura di esercizio, e solo a questo punto il termostato si apre e lascia passare il liquido nello scambiatore dove si raffredda ( in macchina va al radiatore, in barca allo scambiatore con fascio tubiero dove circola il circuito acqua di mare). Hai postato una pagina di manuale Volvo... non conosco alcuni dei modelli citati ma almeno il d2-55 ( come il mio d2 75... stesso motore ma ha il turbo..) e anche il Tuo D1 20 hanno il termostato e si trova sullo scambiatore... deve rimanere chiuso fino a 75 ºC e così permette al motore di riscaldarsi ... è tutto aperto intorno ai 100ºC.
Quindi:
1 non è necessario scegliere nessun termostato particolare per il motore
2 non devi mettere nessun termostato nel circuito che la Volvo suggerisce per le utenze esterne perché altrimenti impedirebbe la circolazione del circuito di raffreddamento causando probabilmente crescite dannose di temperatura localizzate nei punti più caldi. Questo significa anche che se, come suggerito, metti valvole di deviazione sul circuito aggiuntivo che stai progettando, per alimentare solo il boiler e/o solo il circuito che va allo scambiatore-riscaldatore per il pozzetto/gli interni, dovrai SEMPRE assicurare la circolazione del fluido dal/al motore
Aggiungo un paio di riflessioni:
Anche un piccolo 20cv, quando in crociera produce probabilmente dai 5 ai 10cv e dovrebbe aver bisogno di smaltire abbastanza calore per permettere l’utilizzo di un radiatore interno ( il boiler assorbe calore solo mentre porta l’acqua a temperatura... dopo solo qualche perdita). Se mai bisogna chiedersi se ne vale davvero la pena... perché ti ripagherebbe (... come in auto) solo mentre vai a motore... o poco più...
In barca a vela può essere utile se facile da installare per avere del tepore nei trasferimenti a motore... o se lo consideri una capacità aggiuntiva a quella ad aria in caso di guasti ma credo ne valga davvero la pena solo se diventa parte di un circuito di riscaldamento a liquido... dove nel circuito aggiungi un bruciatore tipo il Webasto da auto/camper... o almeno uno elettrico per quando sei in banchina... e ti preriscaldano anche il motore...
Ci sono degli ammirevoli esempi in questo forum... anche se non è normalmente la soluzione preferibile in barche medio piccole
Certo è un riscaldamento secondario, che funzionerebbe solo durante i trasferimenti a motore per avere un pò di caldo nel solo pozzetto; non pretendo di riscaldare la barca intera ! E comunque, come già scritto, il webasto lo monterei in ogni caso.
L'idea è di evitare di dover accendere anche il webasto e consumare gasolio aggiuntivo oltre a quello per il motore mentre il secondo è in moto.
Ho vissuto in barca prima di affrontare questa autocostruzione, e ho viaggiato molto in inverno anche a motore oltre che a vela. Le trasferte a motore sono utili per riscaldare l'acqua e ricaricare le batterie; con la vecchia barca il pozzetto era aperto e non mi ponevo certo il problema di riscaldare il pozzetto, ma che feddo in inverno (anche in Mediterraneo) !
Quindi se ho capito bene non devo inserire nessun termostato nel circuito, ma mi devo assicurare che il fludo circoli sempre, ovviamente; la valvola a tre vie servirebbe solo per selezionare la variante possibile:
1 Boiler
2 Riscaldamento pozzetto
3 Entrambi i primi due
In tutti e tre i casi il circuito torna sempre al principio, diventa solo più corto o più lungo.
A questo punto, chiarito che non devo inserire termovalvole nel circuito esterno (c'é già quella del motore a monte del circuito),
l'unico problema potrebbe essere rappresentato dal fatto che il circuito diventa più lungo, soprattutto quando selezionerei il percorso boiler + riscaldamento pozzetto; rischio solo che l'acqua della doccia diventi meno calda, oppure possono sorgere anche problemi al motore ?
E se fosse meglio una valvola a sole due vie anziché tre ?