Certo che puoi montare il ripartitore di carica all’uscita dell’alternatore. Il ripartitore serve proprio per caricare due o tre batterie in modo separato senza metterle in parallelo. Il ripartitore è per la corrente come una valvola di non ritorno per l’acqua; consente il passaggio della corrente in un senso soltanto verso ciascuna batteria ma evita che la corrente di ciascuna batteria possa tornare indietro per mettersi in parallelo con le altre. In pratica prende l’uscita dell’alternatore che è unica e la sdoppia o la triplica per mandare la carica a più batterie senza metterle in cottatto fra poro.
In tutto questo, le uniche cose che devi valutare bene nella tua scelta del ripartitore sono: quello a diodi abbatte la tensione diciamo di circa un Volt e quindi, come dice bene l’amico RMV2605D, le batterie non si caricano al massimo o meglio, per caricale al massimo ci vuole un’alternatore più grande e ci vuole più tempo però esistono invece ripartitori elettronici da miliardi di dollari che però sono intelligenti e non abbattono alcuna tensione.
Altra cosa da valutare, se prendi il ripartitore a diodi devi assicurarti che sia di marca e che sia per amperaggi molto superiori a quelli dell’alternatore. Quando ho montato il mio alternatore da 150 ampere ho bruciato due ripartitori che avevano portata nominale di 200 ampere, alla fine ne ho messo uno da 250 ampere con diodi industriali e non ho avuto più problemi ma io però tendo sempre ad esagerare per deformazione professionale...