16-06-2021, 18:54
A parte il fatto che alcuni argomenti completamente in OT (perdite, oring, ecc.), seppur validi ed interessanti, comunque tendono ad inquinare una discussione "specifica e tecnica" nata per scoprire, trattare, risolvere un altrettanto "specifico problema" rendendola di fatto meno tecnica e più simile a quattro chiacchiere qui e là più adatte ad un social piuttosto che ad un forum. A parte ciò ed a parte che dico quanto sopra non per rimproverare alcuno e ci mancherebbe altro ma solo perchè sarebbe stato bello per chi ne avesse bisogno in futuro lasciare pulito e fruibile in modo lineare un'argomento che: in prima battuta ha aiutato molti a scoprire un problema non indifferente; poi ha proposto una soluzione studiata con tanto di tecnici specifici e preparati sulle correnti galvaniche date da elettrolisi e scambio di elettroni fra materiali con potenziale dielettrico differente; poi ancora ha montitorato nel tempo gli effetti generali della soluzione adottata fornendo un parametro ben definito sulla corrosione e quindi sulla durata della piastrina utilizzata come materiale sacrificale; ed infine, dopo aver monitorato quanto sopra, ora fornisce anche le prove che, per quanto distante dallo scambiatore possa confluire l'acqua di mare nei gas di scarico attraverso il riser, c'è e ci sarà sempre un ritorno dei vapori che forniranno una soluzione elettrolitica favorevole alla corrosione. Alla fine va bene uguale tutto quanto e seppur inframezzata da altri argomenti, aggiungo alla discussione originale il seguito del monitoraggio che ha rilevato ulteriori cose sicuramente importanti.
Come già detto, da tecnico e con altri tecnici non ci siamo limitati a scoprire il problema ed a trovarne una soluzione ma, per pura curiosità professionale, ci siamo divertiti a monitorare costantemente la situazione scoprendo alla fine una cosa ovvia, banale ma al tempo stesso assai deleteria a cui non si può porre rimedio (per il momento). Quando spengiamo il motore tutto il circuito è assai caldo tanto da consentire per un ulteriore pochino di tempo l'evaporazione dell'acqua di mare presente nel riser con l'ultimo spruzzo, nelle tubature di scarico e nella marmitta. Ora non essendoci più la spinta di espulsione data dai gas di scarico del motore acceso, questo vapore tende a salire verso l'alto e dalla stessa marmitta viene canalizzato nelle uniche due direzioni possibili: verso l'esterno e verso il motore. L'esterno non ci preoccupa ma quello che sale verso l'interno finisce per depositarsi per condenza sulla parte iniziale del metallo più freddo ed è risaputo che l'alluminio dello scambiatore prima e quello della piastrina poi sono il metallo che si raffredda prima di tutti gli altri. Ecco il perchè la corrosione avviene in quel punto specifico più che in altre parti. In quel punto già sussiste una condizione tutta sua in cui il metallo dielettricamente più debole (l'alluminio) cede per natura elettroni al metallo più forte del riser (in ghisa od in acciaio). A questa condizione si aggiunge il vapore dell'acqua salata che si condenza proprio in quel punto e che costituisce una perfetta soluzione elettrolitica (acqua e sale) che accellera il fenomeno ed a riprova di questo, allego delle foto che evidenziano come, proprio grazie a quel vapore depositatosi a motore spento, si formino i cristalli di ossido di alluminio preludio della corrosione.
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Come già detto, da tecnico e con altri tecnici non ci siamo limitati a scoprire il problema ed a trovarne una soluzione ma, per pura curiosità professionale, ci siamo divertiti a monitorare costantemente la situazione scoprendo alla fine una cosa ovvia, banale ma al tempo stesso assai deleteria a cui non si può porre rimedio (per il momento). Quando spengiamo il motore tutto il circuito è assai caldo tanto da consentire per un ulteriore pochino di tempo l'evaporazione dell'acqua di mare presente nel riser con l'ultimo spruzzo, nelle tubature di scarico e nella marmitta. Ora non essendoci più la spinta di espulsione data dai gas di scarico del motore acceso, questo vapore tende a salire verso l'alto e dalla stessa marmitta viene canalizzato nelle uniche due direzioni possibili: verso l'esterno e verso il motore. L'esterno non ci preoccupa ma quello che sale verso l'interno finisce per depositarsi per condenza sulla parte iniziale del metallo più freddo ed è risaputo che l'alluminio dello scambiatore prima e quello della piastrina poi sono il metallo che si raffredda prima di tutti gli altri. Ecco il perchè la corrosione avviene in quel punto specifico più che in altre parti. In quel punto già sussiste una condizione tutta sua in cui il metallo dielettricamente più debole (l'alluminio) cede per natura elettroni al metallo più forte del riser (in ghisa od in acciaio). A questa condizione si aggiunge il vapore dell'acqua salata che si condenza proprio in quel punto e che costituisce una perfetta soluzione elettrolitica (acqua e sale) che accellera il fenomeno ed a riprova di questo, allego delle foto che evidenziano come, proprio grazie a quel vapore depositatosi a motore spento, si formino i cristalli di ossido di alluminio preludio della corrosione.
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