RE: Portare "a bratto" una barca di oltre 8 tonnellate (18.000 lbs)
Vedo solo adesso questo interessante thread.
Per me, per le barche inferiori a certe dimensioni, il primo e principale mezzo di locomozione è il remo, o i remi. Poi, per far meno fatica e per andar più forte hanno inventato la vela e poi il motore ma il naturale prolungamento del corpo dell'uomo sull'acqua resta il remo, con la barca.
E' bello (e sarebbe bello conoscerli tutti) vedere come i tipi di remo e i modi di remare cambiano e si adattano all'ambiente e anche nello stesso ambiente secondo lo scopo.
Sul fiume la pagaia della canoa o il palo per spingersi sul fondo.
Sul lago, per portare a spasso le signore col parasole, lancetta inglese dal bassissimo bordo libero, voga all'indietro, pala larga e corta a cucchiaio, remi quasi orizzontali, vogata lunga, richiamo col remo spalato a fior d'acqua, a volte planando.
Sul lago, per lavoro o pesca, scalmi alti, voga in piedi fronte marcia, remi rozzi con la pala formata dall'asta che si appiattisce senza discontinuità, vogata abbastanza lunga.
Sul lago, per la pesca con la tirlindana (la traina del lago), remetti corti con due scalmi all'estrema poppa della lancetta.
Sul lago, per la caccia, remetti con l'asta in ferro cortissimi detti palette che uscivano dal "pesin" (qui ci sarebbe un discorso troppo lungo) da due buchi appena sopra il pelo dell'acqua e lavoravano sempre sott'acqua per avvicinarsi ai selvatici.
Sul mar Tirreno gozzi dal bordo abbastanza alto, adatto sia alla voga seduto all'indietro [come si chiama esattamente?] per spostamenti lunghi, sia in piedi fronte marcia per lavoro e manovra, scalmi a piolo singolo in legno o bronzo con stroppo, pala lunga e stretta, vogata corta con remi molto immersi a causa delle onde, uscendo poco dall'acqua.
A Venezia e in Laguna ne ha parlato Bullo che prego, se ha voglia, di ampliare il discorso a vantaggio della nostra istruzione. Ricordo che tanti anni fa (adesso credo non più) a Venezia non si diceva "un topo" ma sempre "un topo a motore", sottintendendo così che il topo normale una volta andava a remi.
Poi ci sono tutti i tipi di remi da regata, di pale asimmetriche, di scalmi allargati fuori bordo, l'uso del carbonio, eccetera, di cui non so niente.
La Marina Militare aveva sicuramente le sue tradizioni remiere, con l'abbondanza di mano d'opera. Qualcuno se ne ricorda e può raccontarcele?
Da noi lo sbratto è poco diffuso, mentre nel Nord Europa per la manovra e le barche piccole in porto è comunissimo (sculling).
In Estremo Oriente lo sbratto si chiama yuloh e credo sia un po' diverso; anche molti remi con gli scalmi su bagli che arrivano fuori bordo.
In Polinesia ancora pagaie.
Adesso smetto: siamo Amici della Vela o Amici del Remo?
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