07-11-2022, 13:23
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-11-2022, 14:32 da ibanez.)
Non so risponderti alle prime due domande perchè quando io feci il puntone lo feci solo per migliorare le prestazioni a vela (e migliorarono, davvero!) In vista del campionato italiano. Copiai la staffa "ad U rovescia" che abbracciava l'arco da un meteor di un amico che laveva da anni e non mi feci troppe domande su quello che cera sotto. Ma era un meteor molto sano, Mima, arrivammo 4 al campionato italiano 94 ad agropoli, è passato tanto tempo.
Per la terza domanda, sono quasi certo che c'è una piastra con i fori filettati. Lo dico perchè ricordo di aver tentato di svitare le grosse viti a testa svasata che hanno il taglio per il cacciavite a taglio, erano inchiodate e non si muovevano di un mm e io ero un giovane mingherlino. Dopo innumerevoli tentativi a vuoto con svitol, martelli, etc, stavo per procurarmi il cacciavite a percussione quando un amico tornitore, un omaccione grande e grosso con un barbone che gli arrivava sul petto) venne a bordo e svitò le 4 viti senza sforzo apparente (ma con una tecnica particolare, praticamente si sdraiò e poi si rannichiò con tutto il peso sul cacciavite e ruotò tutto il corpo tenendo il polso saldo (non so se sono riuscito a farvi vivere la scena).
Operammo solo da sopra, questo lo ricordo bene, per questo ti dico che dovrebbe esserci una piastra filettata
Noi la svitammo solo per metterci sotto una piastra con i 4 bordi piegati verso l'alto con tanti fori su ogni piega per attaccarci tutti i bozzelli e rinviare tutte le manovre ad un organizer di stopper sulla tuga davanti il tambuccio.
Eliminammo tutti i whinch, quelli del genoa furono sostituiti dalle famose "macchinette" , per tutto il resto cerano paranchi e paranchini ovunque con delle scottine da 4 mm in kevlar (il dyneema era ancora poco diffuso, ce l'avevamo solo sulle scotte genoa a circuito chiuso, così come qelle di spi) che erano in grado di tagliare i guanti come burro, era peggio che tenere tra le dita un cavetto d'acciaio....
Per la terza domanda, sono quasi certo che c'è una piastra con i fori filettati. Lo dico perchè ricordo di aver tentato di svitare le grosse viti a testa svasata che hanno il taglio per il cacciavite a taglio, erano inchiodate e non si muovevano di un mm e io ero un giovane mingherlino. Dopo innumerevoli tentativi a vuoto con svitol, martelli, etc, stavo per procurarmi il cacciavite a percussione quando un amico tornitore, un omaccione grande e grosso con un barbone che gli arrivava sul petto) venne a bordo e svitò le 4 viti senza sforzo apparente (ma con una tecnica particolare, praticamente si sdraiò e poi si rannichiò con tutto il peso sul cacciavite e ruotò tutto il corpo tenendo il polso saldo (non so se sono riuscito a farvi vivere la scena).
Operammo solo da sopra, questo lo ricordo bene, per questo ti dico che dovrebbe esserci una piastra filettata
Noi la svitammo solo per metterci sotto una piastra con i 4 bordi piegati verso l'alto con tanti fori su ogni piega per attaccarci tutti i bozzelli e rinviare tutte le manovre ad un organizer di stopper sulla tuga davanti il tambuccio.
Eliminammo tutti i whinch, quelli del genoa furono sostituiti dalle famose "macchinette" , per tutto il resto cerano paranchi e paranchini ovunque con delle scottine da 4 mm in kevlar (il dyneema era ancora poco diffuso, ce l'avevamo solo sulle scotte genoa a circuito chiuso, così come qelle di spi) che erano in grado di tagliare i guanti come burro, era peggio che tenere tra le dita un cavetto d'acciaio....
