13-01-2023, 16:13
Sfatiamo questa leggenda dei ripartitori a zero caduta... hanno una rilevanza molto relativa.
La caduta sui diodi è più o meno fissa ed è intorno ai 0.6V (approssimato), che su 13.7V (mediana a occhio sulla carica delle batterie su un range da 13 a 14.2V) è una perdita del 4%.
Il tempo che si usa per caricare una batteria cambia secondo 1/1.04 che è maggior del 96%. In pratica ogni ora di carica perdo qualcosa come 2 minuti e 20 secondi.
Si potrebbe sostenere che in realtà l'impatto è superiore perché il differenziale di corrente è più alto quindi la corrente è più alta, ma non è vero perché quando si arriva a tensioni per cui la caduta diventa rilevante, la batteria è già quasi completamente carica.
E ti immagini che differenza... è un po' come pensare di dimagrire eliminando i pomodori.
A fronte di questo, un ripartitore a mosfets ha un consumo che non dipende dalla tensione o dalla corrente (minimo, ma c'è) ed è molto più soggetto a malfunzionamenti e rotture (essendo un elemento attivo).
Non capisco da dove venga questa idea che questi isolatori diano vantaggi sensibili. Se avete un buon ripartitore a diodi - tenetevelo; se dovete cambiarlo o vi piace l'idea di un oggetto sofisticato in barca, prendetene uno a mosfets.
La caduta sui diodi è più o meno fissa ed è intorno ai 0.6V (approssimato), che su 13.7V (mediana a occhio sulla carica delle batterie su un range da 13 a 14.2V) è una perdita del 4%.
Il tempo che si usa per caricare una batteria cambia secondo 1/1.04 che è maggior del 96%. In pratica ogni ora di carica perdo qualcosa come 2 minuti e 20 secondi.
Si potrebbe sostenere che in realtà l'impatto è superiore perché il differenziale di corrente è più alto quindi la corrente è più alta, ma non è vero perché quando si arriva a tensioni per cui la caduta diventa rilevante, la batteria è già quasi completamente carica.
E ti immagini che differenza... è un po' come pensare di dimagrire eliminando i pomodori.
A fronte di questo, un ripartitore a mosfets ha un consumo che non dipende dalla tensione o dalla corrente (minimo, ma c'è) ed è molto più soggetto a malfunzionamenti e rotture (essendo un elemento attivo).
Non capisco da dove venga questa idea che questi isolatori diano vantaggi sensibili. Se avete un buon ripartitore a diodi - tenetevelo; se dovete cambiarlo o vi piace l'idea di un oggetto sofisticato in barca, prendetene uno a mosfets.
La semplicità è la suprema sofististicazione. LdV
