26-04-2023, 18:39
Contento di non essere marchiato CE, e farò il possibile per restare libero
. ... concordo: sulla visita di idoneità per il certificato di sicurezza ho capito anche io che hanno una scaletta di vari punti (fino al famigerato "solenoide della valvola di intercettazione del carburante"); ma non sono previste esclusioni sulla chimica delle batterie. La parte legale/assicurativa mi appassiona meno delle altre, ma è giustissimo seguirla e scambiarsi informazioni anche su quella. Forse sulle polizze dobbiamo distinguere 3 casi diversi: 1) Rischio di sottoscrizione in futuro (così come alcune compagnie scelgono di non assicurare i ciclomotori, potrebbero farlo col litio); 2) Rischio che non liquidino su una polizza corpi; 3) Rischio che non liquidino niente, compresa la RC sui vicini; o che paghino e poi esercitino la rivalsa sul povero assicurato. Oltre a vedere il contratto, bisogna vedere il DIP (documento informativa precontrattuale). Nel mio non compare mai il litio. In assenza di indicazioni scritte, immagino che i casi (2) e (3), per una imbarcazione che ha avuto il certificato di sicurezza, sfocerebbero in una causa. Dall'esito incerto come tutte le cause del genere. In prospettiva non mi meraviglierei se saltasse fuori la (1), almeno da compagnie non specializzate nella nautica; ma in prospettiva di business mi pare una follia. Poi che fai con il litio su strada, che ha una chimica meno sicura della LIFEPO, ma è destinato a diventare dominante? Punti sul radioso avvenire dei motori a scoppio? Quanto alle compagnie che lavorano con la nautica, sarebbe strano che scommettessero contro un mercato in espansione, senza che il concorrente ne approfitti. Comunque queste sono semplici aspettative: è utile saperne di più da qualcuno del ramo, e seguire gli sviluppi (o i regressi).
. ... concordo: sulla visita di idoneità per il certificato di sicurezza ho capito anche io che hanno una scaletta di vari punti (fino al famigerato "solenoide della valvola di intercettazione del carburante"); ma non sono previste esclusioni sulla chimica delle batterie. La parte legale/assicurativa mi appassiona meno delle altre, ma è giustissimo seguirla e scambiarsi informazioni anche su quella. Forse sulle polizze dobbiamo distinguere 3 casi diversi: 1) Rischio di sottoscrizione in futuro (così come alcune compagnie scelgono di non assicurare i ciclomotori, potrebbero farlo col litio); 2) Rischio che non liquidino su una polizza corpi; 3) Rischio che non liquidino niente, compresa la RC sui vicini; o che paghino e poi esercitino la rivalsa sul povero assicurato. Oltre a vedere il contratto, bisogna vedere il DIP (documento informativa precontrattuale). Nel mio non compare mai il litio. In assenza di indicazioni scritte, immagino che i casi (2) e (3), per una imbarcazione che ha avuto il certificato di sicurezza, sfocerebbero in una causa. Dall'esito incerto come tutte le cause del genere. In prospettiva non mi meraviglierei se saltasse fuori la (1), almeno da compagnie non specializzate nella nautica; ma in prospettiva di business mi pare una follia. Poi che fai con il litio su strada, che ha una chimica meno sicura della LIFEPO, ma è destinato a diventare dominante? Punti sul radioso avvenire dei motori a scoppio? Quanto alle compagnie che lavorano con la nautica, sarebbe strano che scommettessero contro un mercato in espansione, senza che il concorrente ne approfitti. Comunque queste sono semplici aspettative: è utile saperne di più da qualcuno del ramo, e seguire gli sviluppi (o i regressi).
