03-06-2023, 23:18
No, non funzionerebbe. L'eccitazione serve solo alla partenza, poi si sostiene da sola.
Per fermare la produzione si deve interrompere il circuito del field; in pratica si deve aprire l'alternatore, trovare i contatti delle belin e mettere l'interruttore sul contatto negativo (per la maggior parte degli alternatori).
In questo modo si interrompe la produzione di corrente.
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Per fermare la produzione si deve interrompere il circuito del field; in pratica si deve aprire l'alternatore, trovare i contatti delle belin e mettere l'interruttore sul contatto negativo (per la maggior parte degli alternatori).
In questo modo si interrompe la produzione di corrente.
(03-06-2023, 22:49)gennarino Ha scritto: Salve a tutti, il mio caricabatterie da Imarroncinichegalleggiano.... a batterie cariche eroga una tensione di mantenimento di 13,3 V. L'alternatore invece limita la tensione a 14,4V. e così rimane finche il motore va, anche se le batterie sono ormai cariche. Come già più volte detto nel forum, questo modo di caricare le batterie le porta a sovraccaricarsi con un aumento della temperatura delle celle che in giornate di grande caldo e lunghe smotorate potrebbe danneggiarle seriamente.
Ora, come si deduce, il mio circuito è basilare, alternatore/batterie senza altri dispositivi di controllo. Quindi mi chiedevo: che succederebbe se, quando le batterie sono ormai cariche, staccassi la corrente di eccitazione dell'alternatore (interruttore sul circuito della spia)? Questo smetterebbe di caricare senza danneggiarsi?
I diodi del regolatore impedirebbero il ritorno della corrente dalla batteria all'alternatore o dovrei inserire un diodo sul positivo?
Se questo espediente funzionasse si potrebbe, col semplice inserimento di un interruttore in serie al circuito della spia, evitare di friggere la batteria collegata all'alternatore per troppo tempo a 14,4 V.
Ma forse c'è qualche particolare importante che mi sfugge.
Che ne pensate?
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La semplicità è la suprema sofististicazione. LdV
