(03-07-2023 11:24)BornFree Ha scritto: Io ipotizzo che la rottura ci sia stata in corrispondenza delle brancarelle di una delle mani di terzaroli in cui la cimetta per forza di cose è esposta ai raggi UV ed a abrasioni varie.
Buona ipotesi ...
A maggior ragione : controllo in veleria !!!
Racconto un aneddoto : diversi anni fa, con un colpo d'aria, mi si e' rotto un ferzo alla randa ... fra l'altro, la randa era già' terzarolata.
Ero in Sud Sardegna e decisi di farmi arrivare, in una delle successive tappe, la randa di rispetto presa dal garage di casa (via corriere).
Sostituita la randa (che trovai ad aspettarmi in un porto di tappa [arrivo' prima di me]), dovetti poi decidere cosa fare della randa originale (che non era malmessa).
La tengo a bordo per portarla a riparare in veleria si / no ?!?
Ebbene ho lasciato perdere ... perche' se e' cotto un ferzo (che io posso far aggiustare con modica spesa) ... probabilmente sono alla frutta anche gli altri .. anche il meolo ... anche il ... qualunque cosa. Chiarisco che la randa non era visivamente da buttare eh ... tutt'altro ... solo che gli UV lavorano ...
In realtà' l'ho messa in un gavone lo stesso ma poi l'ho data al mio socio regate per coprire il trattore.
Questo per dire che ... potrebbe anche valer la pena ripararlo (lo auguro al ns. AdV, di sicuro) ma un controllo accurato in veleria e' dovuto perche' potrebbe esser tutto "cotto". La valutazione in veleria permettera' di capire lo stato effettivo e valutare meglio cosa fare del meolo (e perche' si e' "sganciato" [termine strano ma rende l'idea])