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Il punto sulle mie batterie al litio dopo più di un anno
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AndreaB72 Offline
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RE: Il punto sulle mie batterie al litio dopo più di un anno
Per lucignolo e giorgio: in ogni sistema la specializzazione porta a rinunciare ad un certo livello di ridondanza (o meglio, di fungibilità) - è inevitabile.

Il DCDC di per se non è un gran problema perché si può ridondare, basta metterne due più piccoli e siamo a posto. La batteria motore invece è una roba più complessa: a livello di sicurezza non è un problema in quanto per avviare il motore basta una qualsiasi fonte di energia e il banco servizi può sopperire tranquillamente, o meglio un booster così non faccio magheggi con il cablaggio.
A seconda del guasto della batteria motore, il problema viene fuori nel momento in cui il motore è acceso.
Se la batteria motore è esausta, no problem - rimane dove è e fa il suo lavoro di tampone per il ripple dell'alternatore. Business as usual.
Differente situazione se la batteria motore va in corto. In questo caso non posso lasciarla collegata e non riuscirò più a caricare la batteria servizi. In teoria potrei ricablare al volo l'impianto e collassare sulla batteria servizi il circuito motore e il circuito servizi (il famoso "both"), ma mi troverei il DCDC con input e output cortocircuitati (onestamente non so come si comporterebbe). Anche escludendo il DCDC (facile, stacco il famoso terminale H del Victron) mi trovo comunque l'alternatore che spara dritto dentro le LFP, e sappiamo che non è una cosa buona.
La soluzione sarebbe quella di passare ad un regolatore intelligente (o un alternatore talmente grosso da poter fare feed alle LFP senza limitazioni), ma a quel punto mi ritrovo un nuovo single point of failure (il regolatore intelligente appunto) che mi si aggiunge a quello già esistente che è l'alternatore stesso (che a sua volta ha dentro i diodi che sono già loro dei SPoF), che peraltro è molto più probabile che muoia.

Onestamente, mi sembra che il discorso batteria motore come SPoF sia un compromesso accettabile considerata la prestazione eccezionale che posso ottenere con il banchi specializzati. Se ci pensiamo, la batteria motore in corto è un evento estremamente raro ed mitigabile mantenendo la batteria fresca (tipo, cambiarla ogni 5-7 anni). Anche in caso di fallimento, il motore lo accendo lo stesso e il fatto di non essere in grado di caricare la batteria servizi non è grave perché le prestazioni delle LFP mi danno un bel po' di margine (cioè posso non caricare anche per un paio di giorni, finché non arrivo in porto e compro una batteria da elettrauto).
Incrementalmente, si possono introdurre anche altre migliorie per mitigare i problemi secondari, tipo aggiungere un salva-alternatore (sono circuitini con 2 diodi e una resistenza che salvano l'alternatore in caso di perdita di carico), o magari anche pensare a due batterie più piccole in parallelo: in questo momento io ho una batteria da 105Ah per il motore, ma nello stesso spazio potrei metterne due da 45-55Ah che farebbero lo stesso lavoro e riuscirebbero comunque ad avviare individualmente.
In ogni caso, non vedo rischi particolarmente rilevanti rispetto ad un sistema tradizionale.
Se proprio vogliamo andare a gestire i rischi, andrei a guardare bene i circuiti dell'alternatore che sono in larga parte non protetti. Una volta che hai tolto il ripartitore a diodi e magari usi il cavallotto fra motorino di avviamento e alternatore (per riciclare il cavo dell'avviamento per l'alternatore), ti ritrovi in una situazione in cui un corto nell'alternatore si esplode la batteria motore ma tu pensavi di essere a posto perché hai letto che il circuito di avviamento non si protegge (lui no, ma se usi per due scopi cambia completamente il profilo di rischio e non è più vero).

Per Jagoseth: ti consiglio il wakespeed come regolatore intelligente. Costa leggermente si più del Balmar ma si parla si un altro oggetto.
Ti permette di regolare in maniera continua l'output dell'alternatore e supporta la tail current per interrompere la carica, funzioni che al Balmar mancano e che, secondo me, sono importanti.
Per i DCDC: è vero che scaldano, ma è facile metterci una ventola (ora si trovano su ebay fatte apposta per il Victron). Io ho usato un paio di ventole da stampante laser e onestamente non ho più problemi.

La semplicità è la suprema sofististicazione. LdV
16-08-2023 11:35
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RE: Il punto sulle mie batterie al litio dopo più di un anno - AndreaB72 - 16-08-2023 11:35

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