(17-03-2024 04:57)maxneri Ha scritto: Andrea, se mi avessi posto la stessa domanda riguardo alle installazioni elettriche domestiche, non avrei saputo rispondere, ma sappiamo che le normative esistono. Pertanto, ispirato dalla tua domanda, ho effettivamente trovato vari riferimenti. Qui riporto una lista non esaustiva:
- la norma internazionale EN 60092-507: specifica le prescrizioni per il progetto, la costruzione e l’installazione di sistemi elettrici alle unità da diporto che navigano nelle acque interne e per mare,
https://www.voltimum.it/articolo/notizie...icurezza-e
- direttiva 2013/53/UE, include dettagli su vari aspetti normativi che sono stati aggiornati nel corso degli anni fino al gennaio 2024, https://www.certifico.com/marcatura-ce/n...to-d-acqua
- norma europea ISO EN 13297/2021 su cavi elettrici per imbarcazioni, https://www.e-smart22.it/blog/infonews/t...barcazioni
- norma europea per la sicurezza delle batterie al litio (IEC 62619:2022), https://www.tcemagazine.it/46956/batteri...626192022/
- articolo che descrive le normative di riferimento per le batterie litio, con un esempio di incendio da litio che ha distrutto uno yacht, https://www.dailynautica.com/mercato-e-f...ni/118883/
Tuttavia, ripeto il mio punto di partenza: assumo che, come menzionato dagli esperti (assicurazione, perito, ecc.), le norme esistano. Il mio scopo non è mettere in discussione questa premessa, ma, partendo da essa, capire come altri velisti siano riusciti a ottenere un'installazione delle batterie al litio con marchio CE, certificata e quindi inattaccabile in caso di sinistro.
Le "normative" che indichi purtroppo non sono rispettate neanche nell'impianto originale: in questo caso che dovrebbe fare l'elettricista?
Gli articoli invece sono rumenta assoluta. Denotano una mancanza di conoscenza specifica che squalifica qualsiasi cosa giusta possano dire. Anche chi li legge dovrebbe informarsi un po' meglio. Ci sono un sacco di posts dove spiego le diverse chimiche del litio e le loro caratteristiche, specialmente riguardo la relazione con thermal runaway e incendi. Alcune chimiche (tipo quelle usate nei cellulari o nei monopattini, per capirsi) liberano ossigeno causando il fenomeno dell'inestinguibilità di cui tutti hanno paura. Le LiFePo4 e le LTO invece NON liberano ossigeno, o altri gas infiammabili, per cui NON prendono fuoco e non hanno prestazioni sufficienti da avere fenomeni di thermal runaway degni di nota - in pratica scaldano meno delle batterie al Pb anche se in corto.
L'argomento è semplice in termini tecnici, ma tutt'altro semplice da gestire a livello di normativa. Considera neanche ABYC ha voluto entrare nel casino delle chimiche del litio per la complessità commerciale che avrebbe causato - tutti i giorni esce una variante nuova con caratteristiche tutte da scoprire, per cui ogni norma a riguarda finirebbe per favorire o sfavorire qualche player.
Le batterie al Pb invece liberano idrogeno e SONO soggette a esplosione (ma scoprirai che, a dispetto delle norme, molte barche CE hanno le batterie in ambienti chiusi e con aerazione insufficiente). Non parliamo poi del calore... Grand Soleil mette la batteria motore direttamente nel vano motore (così sta bene al calduccio).
Ora... dove trovi un elettricista che fa una certificazione in questo marasma? Come si comporta davanti a "violazioni" dell'impianto di serie per esempio? Non dico che quello che dici sia sensa senso in linea di principio, ti dico solo che è sostanzialmente inattuabile. Tu ti fai domande giuste, ma le stesse domande te le devi fare in mille altre situazioni dove invece nessuno si pone il problema (tipo i pannelli solari o altre modifiche "innocue").
Oltre a questo, se hai bandiera italiana avrai il certificato di sicurezza (che si chiama appunto certificato di SICUREZZA), quindi, se la tua barca con le batterie al litio passa il RINA, allora hai già il tuo certificato.