(ieri 12:17)santicuti Ha scritto: carissimi,
la cosa è più semplice.
il differenziale "scatta" se "nota" uno squilibrio tra i due poli della 220v.
lo squilibrio tipicamente è dovuto ad una dispersione che talvolta potrebbe passare attraverso l'uomo.
ecco, in tal caso, comunque sia fatto il mondo esterno all'impianto posto a monte del differenziale (stelle, centri etc.), il differenziale scatta e protegge (o almeno si spera).
quindi anche se la fonte della 220 (sempre a monte del differenziale) è interna.
io su un guscio in vtr starei bene attento a collegarmi alla massa della banchina e starei bene attento a collegare troppe cose alla chiglia/deriva (che tipicamente è l'equipotenziale in tali gusci)
Mumble mumble...: è vero che il differenziale scatta se c'è uno squilibrio fra fase e neutro, ma per avere lo squilibrio una delle due polarità deve essere a terra !! altrimenti non può esserci differenza di corrente fra i due conduttori !!! Se collegate un differenziale all'uscita di un inverter ove non è stato fatto il ponticello Neutro/Ground e fate un test con un apparecchiatura di prova sull'int. differenziale vedrete che esso non interviene, stessa cosa se la fonte è un generatore elettrogeno.
La norma infatti distingue in sistemi con distribuzione TN o TT (ove obbliga il neutro franco a terra) qui la protezione è garantita da gli interruttori differenziali, ed in sistemi isolati (IT) dove si deve monitorare l'isolamento tramite gli IMD (classico esempio le sale operatorie). Nei sistemi isolati se una polarità va a terra o un ospite tocca un conduttore non accade niente, il problema è appunto se vi sono apparecchiature che disperdono una o l'altra polarità, in quel caso corri il rischio di elettrocuzione senza la protezione dell'int. differenziale (salvavita).
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