14-12-2025, 21:02
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: Ieri, 01:57 da Gabriele.)
Scusate, pur avendolo ovviamente usato su altre barche, io non ho il sail-drive sulla mia e quindi non parlo per esperienza. Però non sono sicuro di aver capito il vostro punto sulla rilevanza dell’alluminio e sull’esigenza di difenderlo da un positivo libero in acqua (una dispersione, o corrente di fuga).
La corrente di fuga non si ferma con gli zinchi e non c’entra con le differenze tra i metalli. Richiede dispersione da un positivo (es. in contatto con una presa a mare), che attraverso l’acqua raggiunge il negativo (es. attraverso il motore). Non c’entra con le differenze tra metalli, perché la parte che si consuma è sempre sul positivo (anche se il suo metallo fosse più anodico del negativo). Il lato di terra non è intaccato.
Gli zinchi servono invece contro le correnti galvaniche (dovute alle differenze di potenziale naturale tra i metalli). Contro le correnti di fuga, temo che il solo rimedio sia accertarsi che il cablaggio sia fatto bene e non abbia dispersioni verso l’acqua.
La corrente di fuga non si ferma con gli zinchi e non c’entra con le differenze tra i metalli. Richiede dispersione da un positivo (es. in contatto con una presa a mare), che attraverso l’acqua raggiunge il negativo (es. attraverso il motore). Non c’entra con le differenze tra metalli, perché la parte che si consuma è sempre sul positivo (anche se il suo metallo fosse più anodico del negativo). Il lato di terra non è intaccato.
Gli zinchi servono invece contro le correnti galvaniche (dovute alle differenze di potenziale naturale tra i metalli). Contro le correnti di fuga, temo che il solo rimedio sia accertarsi che il cablaggio sia fatto bene e non abbia dispersioni verso l’acqua.
