marceff
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Comet 36 vs Bavaria 38 vs Oceanis 37
Ho sempre pensato che l''estetica' di una barca (così come quella di aereo probabilmente) fosse dettata più dal mare e dalla navigazione alle diverse andature, per affrontare condizioni di mare diverse, che dal numero di cabine, dall'altezza delle stesse o dal numero dei bagni. Il concetto di comodità riferito ad una barca l'ho sempre inteso come assetto della barca sull'onda soprattutto al mascone, che non sbatta su ogni onda (come avviene per le carene piatte), che non tenda a straorzare (come avviene per le prue dritte), che non puntino la prua in mare (come avviene di bolina per le poppe stralarghe e la forma a triangolo che ne deriva). Non riesco ad appassionarmi alla moda corrente che vede barche a vela sempre più come ibridi tra motore e vela (giganteschi deck saloon, enormi roll bar strutturali, magari con la scotta della randa incocciata a un semplice golfare), a trasti della randa che scompaiono per far posto a tavolini, prendisole o quant'altro.
Mi sembra di assistere da un lato all'inseguimento di progetti sul tipo della Volvo Ocean Race che tanto affascinano il navigatore della domenica (come d'altronde sono anch'io, mio malgrado), salvo poi risultare barche scomodissime sull'onda (vedi 41s, ad esempio) che prediligono le andature di poppa (ma il Mediterraneo è una gatto selvatico, che ti costringe a tutte le andature); oppure enormi tughe (non saprei se il termine è ancora questo) su carene piatte con murate altissime e alberi sempre più corti (come succede nel genere umano, quando un organo non si usa tende a scomparire). Se questo è il pensiero dei grandi progettisti moderni e all'avanguardia... mi inchino alla loro creatività e scienza marina e ammetto di aver sbagliato tutto. Mi scuso per la lungaggine e per l'argomento ormai troppo scontato e auguro a tutti, sinceramente, buon vento
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19-06-2009 16:48 |
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