Willyfan
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Impianto elettrico
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da anonimone
Da me non c'e', ed a dire il vero a livello concettuale non mi piacciono nemmeno molto.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Come, da te non c'è? Il separatore di carica fotografato è uno di quei cosi lì!
In ogni caso, tieni presente che non esistono metodi seri per ripartire la carica su più batterie senza perdita di tensione, se non questi.
I diodi di potenza, che sono l'altra alternativa, hanno una caduta di 0.6 volt, che sono troppi per caricare per bene le batterie.
Qualcuno dice che bisogna metterne due in parallelo (o più) per ridurre la caduta di tensione, quasi come se fossero delle resistenze, ma i diodi hanno una caduta dovuta non a una resistenza, ma ad una struttura interna del silicio, quindi anche mettendoli in parallelo la caduta sempre quella è.
Ovviamente, i regolatori e i caricabatterie a più uscite usano diodi, perché compensano internamente la caduta di tensione (in pratica escono 0,6 volt più alti del necessario, poiché poi ci sarà la caduta che compensa). Quella è la soluzione ideale, ma va prevista prima e nel caso della carica da alternatore è anche abbastanza costosa.
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14-07-2009 14:47 |
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