Avvolgitore fai-da-te
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Velavagando
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Novità sull'avvolgitore fai da te?
L'hai testato ancora?
B.V.
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I test vanno avanti o, meglio, prosegue l’uso del frullino, poiché già dalla prima frullata avevo capito che funzionava bene e rispondeva alle mie esigenze (che tra, l’altro, si limitano a un drifter di 25 mq, e quindi piuttosto modeste). Non era la prima volta che usavo i frullini (miei o di altri), per cui un minimo di esperienza ormai l’avevo fatta.
Non ci sono quindi novità da segnalare.
Sulla tenuta dei singoli pezzi non ho del resto alcun dubbio perché tutti gli spessori sono stati sovradimensionati pur contenendo il peso complessivo (450 gr.) entro il limite che mi ero dato.
L’unico dubbio che rimane è sulla tenuta del cuscinetto, ma su questo aspetto solo l’uso prolungato potrà dare la risposta.
Il cuscinetto infatti non cede all’improvviso facendoci sentire il “grande schianto”, ma si logora piano piano fino a quando gira con difficoltà o si blocca del tutto.
Infatti con il precedente frullino (robetta da derive per intenderci) era successo proprio questo.
Il meccanismo girante era basato su microsfere di acciaio (di diam. circa 2 mm) che giravano libere dentro una sede di alluminio non sagomata (cioè con pareti dritte). Con il sovraccarico applicato (se non ricordo male il produttore consigliava l’applicazione di una vela di max 10 mq.) hanno finito per mangiarsi la sede grippandola.
Ma l’aspetto interessante della vicenda è che il logorio dell’alluminio era avvenuto in senso radiale e non assiale (tanto è vero che la girella della penna, sua gemella e fatta con l’identico sistema, è ancora al suo posto e non presenta segni di usura).
Il cuscinetto che ho montato nel frullo è radiale con un limite di carico dinamico di 3,1 kN, per cui sotto questo profilo dormo tranquillo.
Resta da vedere se reggerà a lungo anche nella direzione assiale, per la quale la ditta costruttrice fornisce un limite tra il 25 e il 50% del carico dinamico radiale (ossia tra 0,775 e 1,55 kN).
In ogni caso se dovesse presentare segni precoci di usura lo sostituirò con un cuscinetto di identiche dimensioni ma con doppia corona, che regge un carico dinamico radiale di 6,2 kN e un assiale di 3,1 kN (purtroppo il mio fornitore non l’aveva disponibile in magazzino, altrimenti avrei usato subito questo anche se costava una decina di euro più dell’altro).
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