21-09-2009, 21:30
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-09-2009, 21:31 da Guest.)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da einstein
Ciao Guest, quando hai 'sbracciato sottovento', come dici tu, e sei risalito al vento di altri 20°, la regolaziome scotta, e' rimasta invariata?
Comunque, quello che dice Tiger e' corretto. Tu puoi arrivare ad ottenere una buona prua al vento, ma, se la risultante e' andare per traverso invece che avanti, ne converrai anche tu che non e' il massimo del rendimento.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Voi giustamente riportate 'ciò che va fatto', e questo per noialtri é fondamentale e molto istruttivo.
Io faccio parte della parte 'smanettona' del gruppo, che oltre a imparare e applicare le regole auree, ogni tanto si diverte a sperimentare. Anche a costo di fare cazzate. Citavo solo esperienze personali che però avevano avuto un costrutto evidente.
Ovvio che la scotta le regolavo in continuazione man mano che risalivo, ma di poco. L'idea assurda mia era quella di mantenere forma e orientamento della vela rispetto al vento, facendo 'salire' solo la prua. Il problema era l'effetto sulla randa. Ho usato il buttafuori che ho a bordo per lo spi per tenere in forma il genny.
In realtà io sono semplicemente il 'calabrone' di turno.
Einstein é anche un esperto di volo ed aerei, e saprà bene di cosa parlo...
Ciao Guest, quando hai 'sbracciato sottovento', come dici tu, e sei risalito al vento di altri 20°, la regolaziome scotta, e' rimasta invariata?
Comunque, quello che dice Tiger e' corretto. Tu puoi arrivare ad ottenere una buona prua al vento, ma, se la risultante e' andare per traverso invece che avanti, ne converrai anche tu che non e' il massimo del rendimento.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Voi giustamente riportate 'ciò che va fatto', e questo per noialtri é fondamentale e molto istruttivo.
Io faccio parte della parte 'smanettona' del gruppo, che oltre a imparare e applicare le regole auree, ogni tanto si diverte a sperimentare. Anche a costo di fare cazzate. Citavo solo esperienze personali che però avevano avuto un costrutto evidente.
Ovvio che la scotta le regolavo in continuazione man mano che risalivo, ma di poco. L'idea assurda mia era quella di mantenere forma e orientamento della vela rispetto al vento, facendo 'salire' solo la prua. Il problema era l'effetto sulla randa. Ho usato il buttafuori che ho a bordo per lo spi per tenere in forma il genny.
In realtà io sono semplicemente il 'calabrone' di turno.
Einstein é anche un esperto di volo ed aerei, e saprà bene di cosa parlo...
