<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da studiodip
Secondo me si può navigare tirati sia in deriva che sul cabinato.
Aver fatto deriva non significa aver esplorato e risolto i misteri delle varie regolazioni.
Mi spiego. Da ragazzino sono uscito tanto in deriva ma non ero un regatante per cui non ho mai approfondito molti degli aspetti che chi sostiene la necessità del passaggio sulle derive ha illustrato.
Le regolazioni delle manovre fisse per esempio interessano chi dalla deriva deve trarre il massimo perchè poi in regata soffre il passo degli altri. E' tutto un altro modo di andare in barca votato alle massime prestazioni.
E' la stessa cosa per i cabinati.
Se uno vuole diventare un marinaio capace di portare in sicurezza la propria imbarcazione non deve passare attraverso la trafila del derivista regatante che non esce senza aver regolato il sartiame.
Per lui sarà molto più importante approfondire altri aspetti della navigazione che con le derive nulla hanno a che fare.
Pensate al meteo, al carteggio, alla capacità di rimediare ad un avaria. Ma anche la scelta di un buon ridosso, saper manovrare sia a vela che a motore etccc...
Paradossalmente deve imparare a saper rallentare la barca.
Per cui alla domanda iniziale la mia risposta secca è no se la barca serve per navigare e basta.
Viceversa se l'uso della barca è prettamente agonistico do ragione ai sostenitori dell'importanza di avere un esperienza competitiva in deriva con la quale si impara molto più in fretta a far correre anche il cabinato.
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E' quello che ho cercato inutilmente di esprimere