20-10-2009, 21:08
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da IanSolo
Forse l'elettrauto intendeva uno schema come questo :
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che 'sta piu' in piedi'.
In pratica vuole sfruttare l'uscita ausiliaria (quella che alimenta il regolatore e che va a 12 volt quando l'alternatore e' in funzione) per attivare il relay di parallelo batterie : non e' una cattiva idea anche se ha il limite che il relay viene attivato ad una tensione non ben definita ma, se non si vuole far troppo i raffinati, non ci sono controindicazioni particolari e le batterie le carica correttamente.
Per quanto riguarda l'affidabilita' del relay, se si tratta di uno stagno, non ci sono problemi particolari.
Io, personalmente, pero' preferisco il ripartitore di carica per non avere mai, se non volutamente, le batterie in parallelo ma questa e' solo opinione.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Anni fa ho fatto completamente l'impianto elettrico sulla barca di un mio amico ed esattamente la stessa cosa per caricare e sopratutto separare le batterie una volta spento il motore.
Funziona ancora egregiamente, l'unico problema era che l'alternatore non cominciava a caricare subito ma solo dopo che il motore aveva preso abbastanza giri (credo 1000 o 1500) come relais avevo usato uno trovato su una vecchia Saab in recupero . .
Naturalmente avevo previsto 2 stacca batterie per poter usare la 1 la 2 o entrambe e sopratutto lo stacca massa che isolava il motore per eventuali problemi.
Alessandro
Forse l'elettrauto intendeva uno schema come questo :
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che 'sta piu' in piedi'.
In pratica vuole sfruttare l'uscita ausiliaria (quella che alimenta il regolatore e che va a 12 volt quando l'alternatore e' in funzione) per attivare il relay di parallelo batterie : non e' una cattiva idea anche se ha il limite che il relay viene attivato ad una tensione non ben definita ma, se non si vuole far troppo i raffinati, non ci sono controindicazioni particolari e le batterie le carica correttamente.
Per quanto riguarda l'affidabilita' del relay, se si tratta di uno stagno, non ci sono problemi particolari.
Io, personalmente, pero' preferisco il ripartitore di carica per non avere mai, se non volutamente, le batterie in parallelo ma questa e' solo opinione.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Anni fa ho fatto completamente l'impianto elettrico sulla barca di un mio amico ed esattamente la stessa cosa per caricare e sopratutto separare le batterie una volta spento il motore.
Funziona ancora egregiamente, l'unico problema era che l'alternatore non cominciava a caricare subito ma solo dopo che il motore aveva preso abbastanza giri (credo 1000 o 1500) come relais avevo usato uno trovato su una vecchia Saab in recupero . .
Naturalmente avevo previsto 2 stacca batterie per poter usare la 1 la 2 o entrambe e sopratutto lo stacca massa che isolava il motore per eventuali problemi.
Alessandro
