09-11-2009, 05:29
La mia esperienza è limitata a Caorle, foce del Livenza.
All'ingresso la barra, peraltro molto limitata, porta il fondale a 3,5/4 metri, per cui le condizioni devono essere veramente di mare grosso per renderla pericolosa, per il rischio di toccare sul cavo, più che per il frangente, che si esaurisce subito.
In un paio di volte ho preferito entrare a vela con il motore acceso, sbandato con un bell'abbrivio e la barca è sempre stata perfettamente . passata, sospiro di sollievo...
Io comunque non vorrei nulla attaccato a poppa, nè rallenterei la barca, preferirei 'sentirla' come sono sempre abituato...
Credo che il sistema di rallentare (con tutti gli opportuni distinguo a seconda del tipo di barca e di forma della deriva) vada bene in mare aperto, dove il pericolo è rappresentato anche dalla possibilità di 'infilarsi' rovinosamente nell'onda successiva, nel caso della barra sul fiume l'onda successiva non c'è...
In un porto che non conosco, preferisco non entrare...
bv
All'ingresso la barra, peraltro molto limitata, porta il fondale a 3,5/4 metri, per cui le condizioni devono essere veramente di mare grosso per renderla pericolosa, per il rischio di toccare sul cavo, più che per il frangente, che si esaurisce subito.
In un paio di volte ho preferito entrare a vela con il motore acceso, sbandato con un bell'abbrivio e la barca è sempre stata perfettamente . passata, sospiro di sollievo...
Io comunque non vorrei nulla attaccato a poppa, nè rallenterei la barca, preferirei 'sentirla' come sono sempre abituato...
Credo che il sistema di rallentare (con tutti gli opportuni distinguo a seconda del tipo di barca e di forma della deriva) vada bene in mare aperto, dove il pericolo è rappresentato anche dalla possibilità di 'infilarsi' rovinosamente nell'onda successiva, nel caso della barra sul fiume l'onda successiva non c'è...
In un porto che non conosco, preferisco non entrare...
bv
