28-11-2009, 15:48
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-11-2009, 16:08 da cavallone.)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
Non è che il comitato ha la possibilità di vederlo attraverso il computer, <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Ma infatti il discorso è _anche_ questo , che ripeto di tanto in tanto, ma è come parlare al vento...
In nazioni civilmente molto più evolute della nostra (non basta partecipare al G8 perchè la nostra sia considerata una nazione evoluta), i certificati di stazza (bada bene i certificati con misure e tutto, non il semplice numerino) sono liberamente accessibili sul sito web della relativa federazione o associazione classe. (non è un caso che i più smaliziati di noi girano con fotocopie di certificati di barche ad es. Olandesi NED, ma anche francesi o tedesche, chi sà come mai)
Da noi vige l'omertà più assoluta. Addirittura secondo Uvai (e Federazione) non vorrebbero neanche che fossero noti al pubblico neanche i sempliici numerini del rating, (i numeri per poter fare le classifiche sono gelosamente distribuiti per email soltanto ai circoli e neanche a tutti solo a quelli che organizzano le regate). figuriamoci se acconsentirebbero alla libera divulgazione al pubblico dell'intero certificato.
Se si tiene nascosto qualcosa, è facile pensare che ci sia qualche motivo non limpido dietro...
N.B.: la motivazione che i nostri dirigenti nazionali adducono per giustificare la loro istituzionale omertà, sarebbe che, se si rendessero noti i rating delle barche, ci sarebbero alcune organizzazioni organizzerebbero regate scopiazzando i valori medi dei modelli di barche senza far richiedere i certificati di stazza risparmendo sulle spese di emissione dei certificati. A me come scusa mi pare un po' alquanto una sciocchezza... (se poi si viene sapere che un circolo veramente organizza regate ufficiali senza richiedere i certificati a nessuno, i provvedimenti relativi si potrebbero prendere senza problemi)
--
c'è un proverbio che dice che ognuno si ritrova i dirigenti che si merita. A me non piace molto dovermi ritrovare con simili dirigenti (ma questa forse è un'altra sotoria)
Non è che il comitato ha la possibilità di vederlo attraverso il computer, <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Ma infatti il discorso è _anche_ questo , che ripeto di tanto in tanto, ma è come parlare al vento...
In nazioni civilmente molto più evolute della nostra (non basta partecipare al G8 perchè la nostra sia considerata una nazione evoluta), i certificati di stazza (bada bene i certificati con misure e tutto, non il semplice numerino) sono liberamente accessibili sul sito web della relativa federazione o associazione classe. (non è un caso che i più smaliziati di noi girano con fotocopie di certificati di barche ad es. Olandesi NED, ma anche francesi o tedesche, chi sà come mai)
Da noi vige l'omertà più assoluta. Addirittura secondo Uvai (e Federazione) non vorrebbero neanche che fossero noti al pubblico neanche i sempliici numerini del rating, (i numeri per poter fare le classifiche sono gelosamente distribuiti per email soltanto ai circoli e neanche a tutti solo a quelli che organizzano le regate). figuriamoci se acconsentirebbero alla libera divulgazione al pubblico dell'intero certificato.
Se si tiene nascosto qualcosa, è facile pensare che ci sia qualche motivo non limpido dietro...
N.B.: la motivazione che i nostri dirigenti nazionali adducono per giustificare la loro istituzionale omertà, sarebbe che, se si rendessero noti i rating delle barche, ci sarebbero alcune organizzazioni organizzerebbero regate scopiazzando i valori medi dei modelli di barche senza far richiedere i certificati di stazza risparmendo sulle spese di emissione dei certificati. A me come scusa mi pare un po' alquanto una sciocchezza... (se poi si viene sapere che un circolo veramente organizza regate ufficiali senza richiedere i certificati a nessuno, i provvedimenti relativi si potrebbero prendere senza problemi)
--
c'è un proverbio che dice che ognuno si ritrova i dirigenti che si merita. A me non piace molto dovermi ritrovare con simili dirigenti (ma questa forse è un'altra sotoria)