08-01-2010, 17:53
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-01-2010, 17:55 da Maro.)
Almeno una volta ogni qualche anno verifico misurando, da ormeggiato e non in mezzo alle alghe, quanta acqua c'è il più vicino possibile al punto dove ho il trasduttore dell'eco.
Imposto quindi l'offset per pareggiare la differenza tra il reale e lo strumentale.
Quanta acqua mi sta bene sotto la chiglia lo decido poi io sapendo quanto la barca pesca e in funzione delle caratteristiche del fondale.
E' chiaro che se sono su un posto dove il fondale è assolutamente piatto e livellato ( come nella mia zona d'ormeggio ) anche 30 cm possono essere, con attenzione, sufficienti, mentre dove i fondali ( come in croazia ) salgono repentinamente da profondità mediamente importanti il metro e mezzo è rischioso.
Gli allarmi invece li tengo a +1.5 su sabbia e + 3 su roccia.
Nonostante ciò più di qualche volta ho sudato freddo sia per errori di geoposizione che di cartografia o rilevamento sbagliato ( quando Berta ancora filava).
Imposto quindi l'offset per pareggiare la differenza tra il reale e lo strumentale.
Quanta acqua mi sta bene sotto la chiglia lo decido poi io sapendo quanto la barca pesca e in funzione delle caratteristiche del fondale.
E' chiaro che se sono su un posto dove il fondale è assolutamente piatto e livellato ( come nella mia zona d'ormeggio ) anche 30 cm possono essere, con attenzione, sufficienti, mentre dove i fondali ( come in croazia ) salgono repentinamente da profondità mediamente importanti il metro e mezzo è rischioso.
Gli allarmi invece li tengo a +1.5 su sabbia e + 3 su roccia.
Nonostante ciò più di qualche volta ho sudato freddo sia per errori di geoposizione che di cartografia o rilevamento sbagliato ( quando Berta ancora filava).
Navigare senza meta può farci scoprire orizzonti inaspettati!
Buon vento! by Mario
Buon vento! by Mario
