Ezio
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nuovo sistema antifouling
Citazione:IanSolo ha scritto:
O.K. io sono un chimico, non trarro' conclusioni definitive sulla corrosione perche' non e' possibile non sapendo, con le informazioni disponibili, come e' realizzato il sistema : la 'cella galvanica' intendo visto che, chimicamente, di questo si tratta.
Posso, comunque, disquisirne in termini generali : nell'ipotesi che la cella sia a corrente continua si crea, nell'acqua, un gradiente di potenziale con una tensione che, per consentire la dissoluzione del rame ed essendo questo piu' 'nobile' di molti altri metalli, e' certamente abbastanza alta da poter far sospettare un rischio di corrosione nelle zone prossime all'elettrodo negativo (dipende dalla configurazione geometrica e da una moltitudine di altri fattori). Nell'ipotesi che la cella sia a corrente alternata dovrebbe (a causa della 'mobilita' ionica' che gia' a 25 Hz non consentirebbe quasi piu' la dissoluzione del rame) lavorare a frequenze molto basse assimilandosi del tutto ad una cella in corrente continua con l'inconveniente che il sospetto di possibile corrosione possa applicarsi ad entrambi gli elettrodi.
Ripeto che e' opinione non suffragata da dati certi non avendo i dettagli (tensione, corrente, superficie elettrodi, geometria, ecc...) dell'apparato.
Altra cosa e' l'opinione sull'efficacia, orbene la 'legge Merli' ( Legge del 10 maggio 1976 n°319 - Pubblicato sulla G. U. 29 maggio 1976, n. 141 - Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento ) dispone che il rame sia tollerato nelle acque ad un limite massimo di :
---omissis---
TABELLA A (69)
23
Rame mg/l come Cu
0,1
Il limite è riferito all'elemento in soluzione come ione, sotto forma di complesso, ed in sospensione.
---omissis---
che e' il limite al quale il rame non produce danni alle speci viventi animali e vegetali.
Ebbene, dissolvendo rame in continuazione (l'acqua intorno alla barca si ricambia), come e' possibile rispettare i mandati di tale legge avendo efficacia antivegetativa (che richiede concentrazioni di rame assolutamente piu' alte) ?
Inoltre, ammettendo di essere nel limite, per una barca di 10 metri larga mediamente 3 metri circa e ipotizzando un volume 'di guardia' di raggio 1 metro intorno alla carena parliamo (minimizzando grossolanamente !) di 30 metri cubi (30000 litri) d'acqua che si ricambiano almeno due volte al giorno per effetto delle maree (lasciamo perdere casi peggiori come i canali o i fiumi con la loro corrente), cio' significa :
0,1 mg/l di rame x 30000 litri = 3 grammi di rame
da disciogliere per mantenere la concentrazione (e non mi si racconti che si rideposita sull'altro elettrodo perche' ad oggi nessuno e' riusciti mai a spiegare agli ioni di fare cose diverse da quelle che fanno di solito! ovvero disperdersi piu' che possono a meno di non essere confinati in vasche di forma opportuna), da cui sorge una domanda : ma se dobbiamo sciogliere in acqua molto piu' di 3 grammi di rame ogni 6 ore (3g x 2 maree x 30 giorni =180 grammi al mese come limite per restare nelle prescrizioni e, quindi, di non efficacia antivegetativa) che razza di elettrodi ci vogliono ? Se bastasse questo rame per funzionare perche' nelle acque in cui e' rispettato il limite di legge gli animali e la vegetazione crescono tranquillamente ? (i limiti di legge, fra l'altro, sono normalmente almeno 1/10 del limite di prima tossicita').
Ho qualche (forte) dubbio !
NOTA - quando ho parlato di 'volume di guardia' intendevo il volume in cui ci deve essere la specie ionica per avere efficacia che, in una geometria come questa (per cio' che si capisce) non e' confinato al primo strato superficiale della carena come nelle normali antivegetative, per considerazioni varie ho quindi preso come riferimento 1/10 della lunghezza dell'oggetto su cui si vuole avere un qualche effetto (stima normale per la galvanica).
Meno male un chimico!!!
Due risposte: il sistema in acqua funziona con corrente continua a bassissimo voltaggio.
Funziona - questo è scritto sul sito - con correnti marine fino a 5 nodi per cui è settato per creare uno nuvola di ioni di rame sufficimente stabile nel tempo da garantire protezione anche con correnti fino a 5 nodi.
Nel sito c'è anche questo documento che spiega alcuni altri punti da te affrontati: http://fbyachting.it/doc/Rame_in_Ambiente_Marino.pdf
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-02-2010 23:03 da Ezio.)
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01-02-2010 19:45 |
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