Da noi sono molte le barche che stanno in acqua tutto l'anno e staccano il cavo 220 V solo quando escono dal porto (alcune praticamente mai :42
. La direzione darsena ha sempre tollerato.
Non ho mai sentito di cortocircuiti, incendi o strane corrosioni (se accadesse qualcosa del genere radiobanchina diffonderebbe immediatamente la notizia…
).
L'unico inconveniente che ricordi è accaduto l'inverno scorso quando si fuse il termosifone ad olio che qualcuno aveva lasciato acceso in barca. Ma non ci furono altri danni.
Questo per dimostrare a che livello siamo...
Credo che se l’impianto è fatto come si deve, con magnetotermico-differenziale, cavi di sezione adeguata e di materiale idoneo (neopreme), prese stagne e il tutto ben isolato e protetto anche dall’umidità, non ci dovrebbero essere particolari problemi.
Io, che sono particolarmente scrupoloso e fifone, collego tuttavia il cavo 220 V solo all'occorrenza, e non lascio mai tutto incustodito per oltre un giorno.
Le batterie le metto sotto carica ogni 15-20 gg e in qualche minuto il caricabatteria passa allo stadio di mantenimento.