08-05-2010, 15:25
QUANDO E’ CORRETTO L’USO DEL TERMINE “LATTICE”
(Riferimento Circolare del Ministero delle Attività Produttive del 7 dicembre 2001 n. 782684)
Per tutelare i diritti e gli interessi di produttori, rivenditori e acquirenti finali il Ministero delle Attività Produttive ha diramato a fine 2001 una Circolare per definire il “corretto utilizzo del termine lattice sui materassi e sui mobili imbottiti”: è interessante richiamarne i punti essenziali. Intanto la definizione: il lattice naturale è solo quello prodotto per “dispersione di polisoprene generato dall’hevea”, e cioè quello contenuto nella corteccia delle piante della famiglia delle Euforbiacee, provenienti dalla foresta belin e dalle Guaiane ma coltivate anche in Malesia e Indonesia. Il lattice sintetico invece è ottenuto per “dispersione di polimeri sintetici, derivati, per esempio, dallo stirene-butadiene”. La schiuma di lattice invece è “ottenuta per coagulazione e vulcanizzazione di un’emulsione di lattice sintetico e/o naturale, mischiata con aria”, mentre l’agglomerato di fiocchi di lattice-polietere “è il prodotto ricostituito partendo da residui di lattice e polietere”.
(Riferimento Circolare del Ministero delle Attività Produttive del 7 dicembre 2001 n. 782684)
Per tutelare i diritti e gli interessi di produttori, rivenditori e acquirenti finali il Ministero delle Attività Produttive ha diramato a fine 2001 una Circolare per definire il “corretto utilizzo del termine lattice sui materassi e sui mobili imbottiti”: è interessante richiamarne i punti essenziali. Intanto la definizione: il lattice naturale è solo quello prodotto per “dispersione di polisoprene generato dall’hevea”, e cioè quello contenuto nella corteccia delle piante della famiglia delle Euforbiacee, provenienti dalla foresta belin e dalle Guaiane ma coltivate anche in Malesia e Indonesia. Il lattice sintetico invece è ottenuto per “dispersione di polimeri sintetici, derivati, per esempio, dallo stirene-butadiene”. La schiuma di lattice invece è “ottenuta per coagulazione e vulcanizzazione di un’emulsione di lattice sintetico e/o naturale, mischiata con aria”, mentre l’agglomerato di fiocchi di lattice-polietere “è il prodotto ricostituito partendo da residui di lattice e polietere”.
