Citazione:lupo planante ha scritto:
anche sta storia dello IOR, IMS ecc ecc un giorno mi piacerebbe capirla


Posso cominciare io?
Il rating serve a misurare la 'velocita' potenziale' di una barca. Ovvero se tu ed io abbiamo una barca identica, ma poi tu hai messo l' albero in carbonio, il rating dice che dovresti guadagnare (p.es.) 10 secondi al miglio.
Se arrivi 11 secondi dopo, ho vinto io, se arrivi 9 secondi dopo, vinci tu.
E cosi' via per il genoa al 105% o 125%, il bulbo in piombo anziche' in ghisa, avvolgifiocco anziche' luff-tuff, per due barche diverse.
Il gioco del progettista ed armatore consiste nel cercare di realizzare una barca che 'apparentemente' va piano, ma in relta' va piu' veloce di quello che il rating dice (io dico il contrario 'una barca lenta, ma meno lenta di quello che sembra').
Si chiama 'ottimizzazione'.
E' sempre stato cosi', con qualsiasi regolamento che negli ultimi 100 anni ha preteso di misurare due barche diverse per compararne le prestazioni.
Poi ogni 15-20 anni ci si inventa un sistema piu' complicato, con piu' misure, ma alla fine il concetto rimane quello.
Poi esistono i sistemi a formula segreta, che da ingegnere mi rifiuto di considerare.
Sarebbe come se un bel giorno, dopo una bella magnata di pesce, davanti al caminetto con un buon sigaro ed un bicchiere di grappa di Nosiola, Aleufo in rappresentanza del Tirreno e Diavolone per l' Adriatico decidessero di cominciare a dare un rating a tutte le barche italiane secondo un criterio che conoscono solo loro.