questo si che mi fa paura, altro che un vento da 35 nodi. Qui non c'è santo che tenga:
le soluzioni empiriche sono:
-pregare, per chi è credente
- toccarsi
- portare appeso al collo cornetti e oggetti di sicuro valore scaramantico
- incrociare le dita
...altre procedure di libera scelta e interpretazione
dal momento che pare che il fulmine per scaricarsi a terra abbia bisogno del percorso più breve possibile, è attirato dai campi provenienti dal basso, ecco perchè si dice che il fulmine parte da terra.
Ci sono quindi due scuole di pensiero:
la prima vuole intercettare il fulmine e scaricarlo a terra con il minore danno possibile,
e allora allarghiamoci pure con i parafulmine in testa d'albero, spezzoni di rame grosso che penzolano fuoribordo (la catena non è tanto indicata perchè con tutti quegli anelli il fulmine è di molto rallentato durante il suo passaggio)
L'altra invece, al contrario, si vuole tenere il più lontano possibile dai fulmini
e quindi evita nel modo più assoluto ogni diavoleria che possa solleticare il fulmine.
io propendo più per la seconda scuola e a tal proposito:
procedure pratiche che adotto in navigazione, che per taluni potrebbero essere poco ortodosse:
- stacco tutto ciò che funziona elettricamente a bordo (e se sono in mezzo al mare, con tutto intendo proprio tutto, comprese le luci di via)
avvolgo completamente le vele, perchè le vele bagnate e il vento che vi scorre sopra crea carica elettrostatica e questo è una libagione per il fulmine.
accendo (purtroppo) il motore vado a basso regime.
mi tocco e con sguardo terrorizzato guardo ogni fulmine cadere, sperando che il prossimo sia sempre più lontano del precedente.
Se sono in rada o in porto, guardo gli alberi delle barche attorno alla mia e spero che ce ne sia uno più alto del mio