Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
scusa Sniper, e' una tecnica usata sui J105 e sulle derive (e questo e' pacifico) oppure e' una tecnica usata in giro per i campi di regata sulle varie barche?
mi son divertito a far il randista per un po' di anni (adesso ho smesso) e all'inizio il vang di bolina lo dimenticavo proprio....poi con il tempo ho iniziato ad usarlo (in analogia a quanto faccio tutt'ora in deriva) e mi è sembrato di notare un certo miglioramento e soprattutto facilità di regolazione...
il vantaggio se hai anche il paterazzo è che tu appiattisci in basso e svergoli in alto, avendo così un profilo molto poco 'sbandante'
se non hai il paterazzo ed hai un armamento flessibile incidi proprio sulla flessione dell'albero con una sola manovra
poi c'è il famoso vang sheeting....che in pratica sostituisce il carrello (come avviene su tute le derive...io alla mia snipe il carrello l'ho proprio eliminato l'anno scorso e la cosa funziona) e ha il vantaggio di esser più immediato nella regolazione. Esempio:
sei con 6/7 m/sec di vento, già hai vang, arriva raffica il prodiere cazza vang si appiattisce la randa, se è sufficiente bene, se no il timoniere lasca randa (la randa mantiene una forma efficiente grazie al vang ma ha una incidenza minima al vento), se ancora non è sufficiente il prodiere lasca anche vang e a questo punto la randa è praticamente annullata...in questi casi è fondamentale ricordarsi di lascarlo prima di poggiare (si tira giù l'albero altrimenti)
infine concordo con quanto dice eistein...occorre aver misura nel cazzare il vang
con armamento rigido il segnale che si è andati oltre è la comparsa delle famose pieghe diagonali sulla randa
con gli armamenti flessibili occorre conoscere quanto il nostro albero è giusto che fletta sempre con un occhio alle famose piegone